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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Difensore civico, contenziosi: quando le istituzioni non rispondono ai cittadini

Inoltre l'attuale "posizionamento della difesa civica trentina in situazione non allineata a quella delle analoghe istituzioni di garanzia presenti a livello regionale, tutte disciplinate con leggi aggiornate e culturalmente avanzate"

Le concessioni edilizie e i piani regolatori al centro delle istanze che i cittadini rivolgono al difensore civico, che deve fare però i conti con pubbliche amministrazioni e Comunità di Valle silenti. Ma anche il caso dell'A22, con la visione delle tessere di chi viaggia gratis in autostrada e la tutela dei minori, i temi trattati nella relazione 2012 del difensore civico, Raffaello Sampaolesi. 937 i fascicoli aperti lo scorso anno. In generale, l'attività di difesa civica riscontra risultati positivi, nonostante la stessa presenti alcuni aspetti di criticità. Ad esempio i casi dove, alcuni Enti, non rispettano l'obbligo di legge di fornire all'Ufficio, in tempi brevi, le copie degli atti riguardanti situazioni di contenzioso fra gli stessi ed i cittadini segnalanti. Scarica la relazione integrale in pdf Relazione attività

Scrive il Difesnore civico nella relazione: "Le richieste di intervento, provenienti in primis  da esponenti delle minoranze dei consigli comunali o delle assemblee delle Comunità di Valle, hanno riguardato soprattutto lamentate violazioni delle norme tese ad assicurare il rispetto dei diritti e delle prerogative delle minoranze stesse; violazioni in ordine alle quali l’Ufficio è intervenuto, ritenendo di averne titolo, per effettuare i dovuti richiami, laddove necessari, al rispetto delle norme statutarie o regolamentari disciplinanti i rapporti tra le distinte fazioni rappresentate negli organi degli enti locali". 

I dati presentati riguardanti l'attività svolta nel 2012 sono i seguenti: 937 è il totale dei fascicoli, di cui 71 d'intervento verbale, 465 d'intervento scritto, 401 di informazioni in ufficio. Le materie trattate con rispettive percentuali sono: pubblica tutela dei minori 4%, economia e lavoro 10%, servizi sociali e culturali 14%, territorio e ambiente 35%, ordinamento 37%. 740 richieste d'intervento sono avvenute tramite appuntamento, 13 per via telefonica, 95 per posta ordinaria o fax, 73 per posta elettronica, 16 per attivazione d'ufficio. Le percentuali riguardanti la tempistica di risposta dell'intervento sono: 22% fino a 15 giorni, 22% un mese, 26% due mesi, 9% tre mesi, 15% più di tre mesi, 6% senza risposta.

Il Trentino non è avanti, ma indietro, sulla legislazione

"L’auspicio del Difensore civico, espresso nelle precedenti relazioni annuali, ove si invocavano anche ragioni di urgenza, era quello che anche la difesa civica trentina potesse finalmente essere dotata di una base normativa al passo con i tempi e potesse, quindi, operare in una condizione paritaria di funzionalità, di prestigio istituzionale e di efficacia, alla stregua dei colleghi che operano nelle Regioni italiane e nella vicina Provincia autonoma di Bolzano - scrive Sampaolesi -  Allo stato, di fronte all’inaspettata battuta d’arresto dell’iniziativa riformatrice, non si può che prendere atto di tale risultato negativo, con conseguente posizionamento della difesa civica trentina in situazione non allineata a quella delle analoghe istituzioni di garanzia presenti a livello regionale, tutte disciplinate con leggi aggiornate e culturalmente avanzate".

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