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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca San Giuseppe / Corso 3 Novembre 1918

Migranti: la regolarizzazione per lavoro non basta. Protesta a Trento: "Sanatoria subito"

Un permesso di soggiorno che non sia vincolato al lavoro: la richiesta dell'Assemblea Antirazzista di Trento

"Siamo qui per denunciare la pessima piega che ha preso il decreto per la regolarizzazione dei miganti della ministra Bellanova: non siamo solo braccia, vogliamo un permesso di soggiorno per tutti, subito". E' questo il messaggio, lanciato dai gradini del Commissariato del Governo, dell'Asemblea Antirazzista di Trento che, come altre organizzazioni su tutto il territorio nazionale, chiede una sanatoria immediata per i migranti.

Una regolarizzazione, dunque, che non sia sottoposta all'accettazione di un lavoro (si parla di braccianti agricoli, badanti, ma anche operai che finora hanno lavorato in nero) ma che garantisca a chi si trova sul suolo italiano "bloccato" dall'emergenza coronavirus, un permesso di soggiorno. L'accordo è stato annunciato dal ministro Bellanova nella serata di mercoledì 13 maggio: "Da oggi possiamo dire che lo Stato è più forte della criminalità e del caporalato - ha detto - quelli che sono stati brutalmente sfruttati nelle campagne o anche nelle false cooperative dove venivano date persone in prestito per lavorare nelle famiglie come badanti e colf non saranno più invisibili perché potranno accedere a un permesso di soggiorno per lavoro". 

"Solo in pochi potranno usufruire della norma - denuncia l'Assemblea Antirazzista Trento -. Ribadiamo che la regolarizzazione deve essere generalizzata per tutti/e coloro che si trovano in condizione di irregolarità o di precarietà giuridica. Continuiamo per questo a richiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per attesa occupazione di almeno un anno, rinnovabile e convertibile in altro titolo di soggiorno che veda come unico requisito la presenza in Italia". 

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