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Reddito di attivazione: fino al 2016 risorse per 36mila soggetti

Uno stanziamento da 28 milioni di euro per il triennio 2014/2016 che consentirà di dare sostegno al reddito a circa 36mila persone in Trentino: è quanto approvato dalla Commissione provinciale per il lavoro. La proposta passa ora al voto della Giunta

La Commissione provinciale per l'impiego, convocata e presieduta da Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia ed assessore allo sviluppo economico e lavoro, ha approvato ieri la proposta tecnica relativa alla attuazione concreta del reddito di attivazione, il principale strumento di attuazione della delega degli ammortizzatori sociali. Una proposta che la Giunta provinciale sarà chiamata ad approvare nella seduta di lunedì prossimo e che consentirà di trasmettere all'Inps tutte le informazioni necessarie per attivare l'erogazione di questo sostegno al reddito già a partire dal mese di settembre. In particolare saranno identificati i soggetti beneficiari e il periodo di copertura garantito dall'ammortizzatore in questione. Per il triennio 2014/2016 è stato deciso un impegno finanziario di circa 28 milioni di euro, che consentiranno di sostenere all'incirca 36 mila soggetti.


Il via libera al reddito di attivazione arriva a pochi giorni dalla firma della convenzione tra Provincia e Inps per la gestione amministrativa degli ammortizzatori sociali. La convezione, valida fino alla fine del 2016, prevede che sia l'Inps ad erogare ai disoccupati in Trentino che ne abbiano maturato il diritto, il reddito di attivazione, l'indennità prevista dalla legislazione trentina sul lavoro (legge provinciale n. 19 del 1983, modificata con la legge finanziaria del 2012) che ingloba, estende ed integra Aspi e mini Aspi. "A partire dal 2016 - spiegano i segretari di CGIL, CISL e UIL in un comunicato che saluta positivamente l'approvazione da parte della Commissione - dovremo rivedere l'impianto degli ammortizzatori per decidere se e come prevedere ulteriori prolungamenti o un innalzamento dei massimali. Resta poi il tema delle politiche attive e dei servizi per l'impiego. I sostegni al reddito sono fondamentali per gestire le transizioni dei lavoratori sul mercato e attenuare l'impatto sociale delle ristrutturazioni produttive. Ma è fondamentale puntare su orientamento, formazione professionale e riqualificazione delle persone espulse dal mercato del lavoro. Per questo bisogna potenziare e migliorare l'efficacia della rete dei servizi per l'impiego sul territorio provinciale».

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