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Reati in Trentino: frodi e truffe raddoppiate nell'ultimo decennio

Il numero dei furti è in leggero calo, mentre crescono frodi virtuali e rapine, purtroppo, reali

Resta pressochè stabile, secondo i ati diffusi dall'Istituto Provinciale di Statistica, il numero dei reati denunciati in provincia di Trento, cambia però la tipologia di reato. Che la frode fosse in netto aumento lo si sapeva già con i dati forniti annualmente da Polizia e Carabinieri, che non smettono di tenere alta l'attenzione contro truffatori e affini: si è passati dalle 572 truffe denunciate ogni anno nel 2004 alle 1.429 del 2016, anno al quale si riferiscono i dati pubblicati oggi. In particolare le frodi informatiche sono passate da 455 casi nel 2006 a 1.142 casi nel 2016. 

Il numero dei furti è in leggerissimo calo, dai 9.325 del 2006 agli 8.195 del 20016, mentre aumentaano le rapine, forse in relazione al piccolo "gioiello tecnologico" che ognuno ha con se, ovvero lo smartphone. Le rapine, ancora in numero non preoccupante, sono però passate da 74 all'anno a 134. 

Uno dei fenomeni che saltano più all'occhio è l'aumento del reato di associazione a delinquere, solitamente collegato ad altri reati compiuti, appunto, in gruppo. Nel 2006 i casi denunciati in Trentino erano solamente 2 mentre nel 2016 sono diventati ben 22 (pohi meno, 18, l'anno precedente). 

Altra curiosità: le denunce per ingiuria e diffamazione sono un decimo rispetto a 15 anni fa, si è passati dalle 415 del 2006 (addirittura 602 nel 2010) ad appena 54 casi denunciati nel 2016 (nel 2015,  invece, erano ancora 403). Tutto ciò in conseguenza del declassamento dell'ingiuria a mero illecito civile. 

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