I trentini e gli altoatesini possono vantarsi di una forma fisica invidiabile, ma soprattutto i giovani sono a rischio alcol. Lo rivela l'Atlante della salute nelle Regioni italiane, sulla base dei dati del Rapporto Osservasalute 2011. L'Alto Adige ha infatti il numero più alto di sportivi attivi (38,3%), ma detiene anche il maggior numero di consumatori di alcol a rischio fra i giovanissimi. Simile la situazione in Trentino, dove vivono quelli che sfoggiano la silhouette migliore, ma anche qui è alta la percentuale di giovani con consumi di alcol.
Insomma secondo il rappporto, nella provincia autonoma di Trento vivono gli italiani con la silhouette migliore: infatti la percentuale di individui (persone di 18 anni e oltre) in sovrappeso è pari al 30,9%, il valore più basso in Italia; il valore medio nazionale è il 35,6%. È obeso il 7,8% dei cittadini, il valore più basso in Italia (ex equo con la Liguria), contro il valore medio italiano di 10,3%.
Ma in Trentino, averte lo studio, persiste un problema di consumi di alcolici smodati (ovvero quei giovani che praticano almeno uno dei comportamenti a rischio relativamente al consumo di alcol, come l’eccedenza quotidiana o il binge drinking, o il bere alcolici in sé se ci limitiamo agli under-16 che non dovrebbero proprio bere) tra i giovanissimi: la prevalenza di consumatori a rischio di 11-18 anni è pari al 25% per i maschi (valore medio italiano 17,7%) mentre è pari al 19,3% per le femmine (valore medio italiano 11,5%) per un totale del 22,3% dei giovani in questa fascia d’età (valore medio italiano 14,7%) – valore più alto in Italia. La prevalenza di consumatori a rischio di 19-64 anni è pari al 30,6% dei maschi, (valore medio italiano 20,5%) e al 8,7% delle femmine (valore medio italiano 5,3%).
Il totale dei consumatori a rischio è il 19,7% degli individui in questa fascia d’età (valore medio italiano 12,9%). Per quanto riguarda la popolazione complessiva, la Pubblica Amministrazione di Trento (dati aggregati con la PA di Bolzano) fa registrare i seguenti valori: nel 2009 presenta una quota di non consumatori pari al 24,9%, contro un valore medio nazionale del 28,7%. I consumatori sono il 71,7% contro un valore medio nazionale del 68,5%.