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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sette arresti per furti e rapine: sequestrate ville e auto di lusso

Nessuno dei proprietari di questi beni è risultato svolgere attività lavorativa o aver mai presentato dichiarazione di redditi. La ricchezza accumulata è stata valutata dagli inquirenti in 8 milioni di euro

Alle prime luci dell’alba è scattata una vasta operazione della Polizia in Lombardia e Veneto per sgominare una banda di zingari “sinti”, di cittadinanza italiana, dediti a truffe, furti e rapine. Le Squadre Mobili delle Questure di Brescia e Trento, al termine di una complessa attività d’indagine, durata circa un anno, ha eseguito numerosi arresti e perquisizioni nelle provincie di Brescia, Mantova, Bolzano, Venezia e Trento.

L'operazione, denominata "Derrick" (come il commissario televisivo), ha visto l'emissione di 7 ordinanze di custodia cautelare. Trenta, invece, le persone indagate in stato di libertà, decine le perquisizioni e i sequestri di beni, per un valore stimato in 8 milioni di euro. Sono stati oltre 150 gli uomini impiegati nell'operazione, che ha visto la collaborazione delle Questure di Trento, Brescia, Venezia e Bolzano. Oltre alla partecipazione del Reparto prevenzione crimine della Lombardia, al terzo reparto mobile della polizia di Stato, un elicottero, polizia scientifica e vigili del fuoco. Diciannove gli episodi di truffa o tentativi di truffa verificati dagli inquirenti sul Lago di Garda, sei nel resto del Trentino Alto Adige, uno nel veneziano ed uno in Sardegna. Tre le ville sequestrate, denaro in contanti, e numerosi autoveicoli di lusso trovati dalla polizia: Bentley, Jaguar, Audi Q7, Z4 ed altre ancora di ingente valore economico.

Nessuno dei proprietari di questi beni è risultato svolgere attività lavorativa o aver mai presentato dichiarazione di redditi, e le ricchezze, quantificate in almeno 8 milioni di euro, vengono considerate dagli inquirenti provente di arricchimento illecito. Una quarantina le truffe perpetrate dal gruppo criminale negli anni 2007/2012 ricostruite dalla Polizia. L’ultima è avvenuta a Venezia nel febbraio scorso ai danni di un imprenditore, un colpo che avrebbe fruttato 500mila euro.
 
Le vittime, interessate alla vendita di macchinari industriali, ville all’estero o autovetture di lusso, venivano adescate dagli indagati che si spacciavano per ricchi imprenditori dell’Est Europa o per emissari di sceicchi arabi. Nel corso delle trattative le vittime venivano truffate e talvolta picchiate e minacciate di morte per non denunciare i fatti. Denunce che spesso non venivano presentate dagli imprenditori anche perché le ingenti somme di denaro truffate erano soldi in nero.
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