Usano lo stesso sistema per rapinare le farmacie, coppia incastrata dalle videocamere
Le rapine sono state commesse alla fine del 2020, per i due è scattato l'obbligo di dimora nel Comune di residenza, disposta dal Gip presso il Tribunale
Individuati dai carabinieri della Compagnia di Trento i responsabili delle rapine alle farmacie di Roncafort e Sella Giudicarie. I fatti risalgono a novembre del 2020 e la Procura della Repubblica di Trento ha chiesto per loro la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, disposta dal Gip presso il Tribunale. L'aggiornamento sulle indagini è arrivato nella mattinata di mercoledì 13 gennaio.
Il fatto
La sera del 19 novembre, un uomo, travisato e armato di cutter, ha commesso una rapina all’interno della farmacia Tialfarm a Roncafort di Trento, appropriandosi di 650 euro, di cui dieci sottratti dalle mani della malcapitata cliente presente. Le indagini dei militari della Sezione Operativa di Trento si sono concentrate da subito sull’analisi dei sistemi di video sorveglianza pubblica e privata della zona e questo ha permesso loro di individuare una utilitaria Ford Focus di colore grigio chiaro, con a bordo due persone, utilizzata per la fuga. L'auto risulta essere intestata a G.L., una 47enne già nota per precedenti reati contro il patrimonio. Dalle evoluzioni investigative è emersa anche la posizione del compagno L.P., 40enne, anch’egli pregiudicato per precedenti specifici.
Lo scambio di notizie investigative tra le Compagnie del Comando Provinciale ha consentito di ricondurre ai sospettati anche un altro colpo analogo, commesso due giorni dopo in una farmacia a Roncone di Sella Giudicarie. Confrontando gli elementi acquisiti, è stato possibile per gli inquirenti rapportare quelle "condotte" alle stesse persone, individuando elementi univoci e concordanti in ordine al loro verificarsi e all’identificazione degli autori.
Nei fatti le due rapine sono state pressoché identiche: L.P. accompagnato dalla convivente, si dirigeva in auto verso la farmacia prescelta e al momento opportuno, con un camuffamento, entrava nel negozio, impugnando un coltello, per farsi consegnare l’incasso e poi uscire, risalire sulla stessa macchina, guidata dalla complice e darsi alla fuga. I due quindi sono indagati per il reato di rapina in concorso, con l’aggravante di aver commesso i fatti utilizzando un’arma e a volto travisato.