rotate-mobile
Cronaca Cles

Ragazza bielorussa violentata e truffata per anni dalla sua "famiglia" italiana

C'è anche un po' di Trentino nella brutta vicenda che vede protagonista una giovane disabile bielorussa e che ha portato all'arresto di una coppia di Castrocaro: 71 anni lui, 60 lei, pensionati e incensurati, finiti in manette dopo le indagini della Squadra Mobile di Forlì

Una storia sbagliata (leggi la news su Forlì Today.it)


Fin da quando aveva 10 anni la giovane ha frequentato l'Italia come 'bambina di Chernobyl': così vengono comunemente definiti i migliaia di giovani che, grazie al prezioso lavoro di diverse associazioni di volontariato, arrivano in estate in Italia dagli orfanotrofi bielorussi o che si trovano a vivere nei territori contaminati dal disastro nucleare di Chernobyl che ancora, a decenni di distanza, continua a produrre i suoi devastanti effetti, il tutto per farli vivere in contesti marini e più salubri almeno per alcuni mesi l'anno.

Tutto cambia nel maggio del 2014, quando subisce un gravissimo incidente: percorrendo un tratto di strada extraurbana tra Forlì e Castrocaro in bicicletta viene travolta da un camion. Per mesi lotta tra la vita e la morte, in coma, e poi quando si ristabilisce capisce di avere problemi di deambulazione; le viene riconosciuta l'inabilità con un indice dell'80%. Per questo evento ottiene, come è normale che sia in casi come questo, un consistente risarcimento: 2 milioni e 120 mila euro dall'assicurazione.

Tuttavia qui sarebbe scattato il raggiro della sua famiglia italiana. Questa infatti, secondo quanto ricostruito dalla indagini della Squadra Mobile, avrebbe tentato di ottenere dal Tribunale di Forlì la nomina ad amministratrice del consistente patrimonio della giovane. Domanda ri9gettata: la ragazza avrebbe potuto gestire i soldi da sola. Non è andata così:  i soldi per frequentare l'univrsità, come avrebbe voluto, non li ha nemmeno visti.

Con la scusa del permesso di soggiorno da mantenere sarebbe stata impiegata in mansioni umili in casa come colf, come una sorta di novella Cenerentola. In verità, sempre secondo le accuse, il tutto sarebe stato finalizzato ad impedirle di avere contatti con l'esterno e potersi ribellare. Quando la giovane avrebbe iniziato ad obiettare a tutto questo, in un misto di sensi di colpa e insicurezza, e dopo aver confidato alla sua 'mamma italiana' le violenze subite dal compagno, sarebbe stata confinata in un monolocale poco distante, da sola, inadatto alle sue disabilità.

Una situazione che è arrivata, poco alla volta, alle orecchie degli assistenti sociali e da qui alla Polizia che ha indagato dallo scorso mese di novembre, arrivando a scoperchiare questa situazione sintetizzata nei reati di maltrattamenti, truffa, circonvenzione di incapace e violenza sessuale (solo per l'uomo), accuse per le quali a vario titolo sono scattate le misure cautelari.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ragazza bielorussa violentata e truffata per anni dalla sua "famiglia" italiana

TrentoToday è in caricamento