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Cronaca Oltrefersina / Largo Medaglie D'Oro

Cura dei tumori, nuova macchina per la radioterapia da 5 milioni

Attualmente sono trattati circa 20 pazienti al giorno. "Questa apparecchiatura ci permette di vedere e seguire il tumore aumentando la precisione della cura", dice Luigi Tomio, direttore di Radioterapia all'ospedale S.Chiara di Trento

E' costato 5 milioni di euro il nuovo macchinario per la radio terapia inaugurato oggi in Azienda sanitaria.  Gli acceleratori sono 2, entrambi con la possibilità di eseguire trattamenti guidati dall’immagine (IGRT) di tipo avanzato in 3 D: il che consente al medico di vedere il bersaglio tumorale e i tessuti normali, e i loro movimenti fra e durante le differenti sedute di radioterapia. Uno dei 2 inoltre è dotato di un sistema di conformazione del fascio (Agility) ad alta risoluzione. Si tratta di un “banco” di 160 lamelle motorizzate e controllate elettronicamente che permette di modulare campi di trattamento di qualsiasi forma in modo molto accurato e preciso anche per piccoli bersagli in prossimità di zone critiche. Attualmente sono trattati circa 20 pazienti al giorno su uno dei 2 acceleratori. Il secondo entrerà in funzione il prossimo mese. 

Il sistema Elekta Synergy permette di registrare direttamente all’apparecchio radiante una TAC volumetrica prima di ogni seduta e confrontarla con la TAC di progettazione per un perfetto riposizionamento del paziente giungendo così ad irradiare il  vero “bersaglio” di ogni giorno. "Questa apparecchiatura ci permette di vedere e seguire il tumore aumentando la precisione della cura", ha detto Luigi Tomio, direttore dell'Unità operativa di Radioterapia dell'ospedale S.Chiara di Trento. "con questa macchina - ha aggiunto abbiamo  la possibilità di agire con molta precisione evitando effetti collaterali ed essere il più possibile incisivi". 

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