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Cronaca Oltrefersina / Via Mesiano

Il radar progettato a Trento andrà sulla luna di Giove

Si chiama Reason, è stato progettato dal Disi di Trento in collaborazione con un'università californiana, ed è stato scelto pochi giorni fa dalla Nasa per essere utilizzato all'interno di una missione esplorativa su Europa, la luna ghiacciata

E' stato progettato a Trento e finirà sulla luna, non la Luna che spunta dalla Marzola bensì Europa, la luna di Giove. Si tratta di un radar, progettato nel Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell'Informazione diretto dal professor Lorenzo Bruzzone, DISI, dell'ateneo trentino e scelto in questi giorni dalla nasa per la missione che partirà nel 2020 alla volta della luna gioviana. Il radar si chiama Reason, ed è stato scelto dall'agenzia spaziale americana dopo una competizione molto selettiva.

Per realizzarlo il dipartimento di Trento ha collaborato con il California Institute of Technology, prcisamente con il Jet and Propulsion Laboratory, diretto dal professor Donald Blankenship. «Quello che abbiamo progettato – spiega Bruzzone – è un “Ice Penetrating Radar”, cioè un radar per la penetrazione del ghiaccio, che sulla base della riflessione di onde radio provocata dalle strutture presenti nel sottosuolo e di algoritmi di elaborazione segnali permette di visualizzare immagini della struttura sotto la superfice. Ha una profondità di penetrazione fino a 30 chilometri e un’alta definizione dei dettagli».

Sotto la crosta ghiacciata della luna di Giove potrebbero nascondersi forme di vita:  "L’abbondanza di acqua e di sali, la presenza di un fondale roccioso e l’energia fornita dalle maree fanno sì che Europa sia considerato dagli scienziati il posto migliore nel sistema solare dopo la Terra per ospitare la vita".

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