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Cronaca

Psicofarmaci ai bambini, l'assessore Borgonovo Re risponde all'interrogazione

Interrogazione di Giacomo Bezzi (FI) sulla somministrazione di psicofarmaci a minori. Nel 2013 sono stati 31 nella fascia di età tra i 5 e i 10 anni ad aver seguito terapie in accordo con psicologi e famiglie, numero che sale a 136 nei ragazzi tra i 17 e i 18 anni

Nel 2013 sono stati 31 i bambini trentini nella fascia di età dai 5 ai 10 anni a cui sono stati somministrati psicofarmaci per patologie neuropsichiatriche. Ventisei, invece, i bambini dagli 11 ai 13 anni; 99 dai 14 ai 16 anni; 136 dai 17 ai 18 anni e 1 nella fascia d'eta dagli 0 ai 3 anni. I dati sono stati comunicati dall'assessore provinciale alla sanità Donata Borgonovo Re in risposta ad una interrogazione del consigliere provinciale di Forza Italia Giacomo Bezzi. L'assessore ricorda però che questi dati non esprimono il numero di pazienti totale, perché molti bambini e adolescenti possono essere in cura con più tipi di farmaco e altri acquistano i farmaci in base a prescrizioni fatte da medici privati e che non vengono registrate dall'Azienda sanitaria. Nella sua risposta afferma che i Dsa, i disturbi specifici dell'apprendimento, non vengono trattati con terapie farmacologiche. Quindi da noi non ci sono bambini con problemi di apprendimento, lettura o calcolo ai quali sono stati prescritti psicofarmaci. Trattamenti, sottolinea l'assessore, che "sono concordati e condivisi con le famiglie e che vengono fatti, per il periodo strettamente necessario, dopo aver constatato l'insuccesso delle terapie psicologiche"

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