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Cronaca Piazza Dante

I 5 stelle chiedono software liberi sui computer del consiglio provinciale

I pc dati in dotazione ai gruppi consigliari non convincono i 5 stelle che hanno presentato una mozione per avere software liberi secondo quanto prevede una legge provinciale del 2012. E' un esempio di quanto si potrebbe fare, in termini di risparmio ma anche di accesso ai dati, per quanto riguarda tutta la pubblica amministrazione

I computer forniti in dotazione ai gruppi consigliari provinciali non convincono i cinque stelle: i software installati, windows 8 e office 365, sarebbero addirittura "in evidente contrasto con quanto prevede la legge 16 introdotta dalla stessa Provincia del 2012". A segnalarlo sono i consiglieri Degasperi e Bottamedi che hanno presentato una mozione per avere sui pc dei software liberi secondo quanto prevede la legge in questione che ha come obiettivo "la promozione della società dell'informazione e dell'amministrazione digitale e per la diffusione del software libero e dei formati di dati aperti". Dal punto di vista economico i due consiglieri calcolano u risparmio di 100-1500 euro all'anno dovuti alla manutenzione e all'aggiornamento del software "chiuso". La questione sui pc in uso al consiglio provinciale è solamente un esempio di quanto si potrebbe risparmiare impegnando la Giunta ad applicare la legge 16 per tutta la pubblica amministrazione. 

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