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Piano di controllo dei cervi dello Stelvio: la Provincia dà l’ok

Sarà attivo fino al 2026. Si partirà con l'abbattimento di 100-180 esemplari nei primi due anni

Da piazza Dante è arrivato l’ok: il Piano di controllo del cervo nel Parco dello Stelvio 2022-2026 è stato approvato. L’approvazione è stata anticipata da incontri tra la Provincia e le comunità locali nei quali sono stati illustrati l’approccio e la gestione al fenomeno della crescita della popolazione dei cervi nel parco e degli effetti della stessa sull’ambiente e sulle altre specie.

“È stato avviato da parte della Fondazione Edmund Mach il corso di formazione, in collaborazione con l’Associazione Cacciatori Trentini, rivolto a chi gestirà la fase dei prelievi, per acquisire la qualifica di ‘coadiuvante’. In calendario abbiamo ancora le fasi finali del corso in materia di igiene e sanità, per arrivare quindi alla conclusione del percorso. L’avvio dei prelievi è previsto per la sessione di gennaio-febbraio, verificato in ogni caso l’andamento della stagione meteorologica e gli eventuali effetti sulla consistenza di cervi nel Parco. Quello che ci proponiamo di fare è in linea con quello già posto in essere a suo tempo nei settori altoatesino e lombardo del Parco: favorire la convivenza fra la fauna selvatica e l’ambiente e fra le diverse specie, in maniera scientificamente corretta e attenta alle esigenze della biodiversità” spiega il vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina:

Nel dettaglio, il Piano prevede nei primi due anni l'abbattimento in controllo sperimentale di circa 100-180 cervi all’anno, che verrà realizzato dall’Associazione Cacciatori Trentini con il coordinamento e il controllo del Parco e del Corpo forestale trentino.

Lo scopo è quello di contrastare l’impatto degli ungulati (tra i 1000 e i 2mila calcolati tra l’estate e l’autunno) sul Parco, soprattutto per quanto riguarda le gemme delle piantine di rinnovazione, brucate dai cervi, il patrimonio forestale e i fenomeni di competizione con il camoscio e il capriolo, che hanno visto una significativa riduzione di queste specie a favore proprio dei cervi.

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