Pubblichiamo la lettera inviataci da Maurizio Romano, un nostro lettore che, come ha fatto una sua collega la settimana scorsa, descrive la sua esperienza all'interno delle cooperative del progettone. Ovviamente, se le parti interessate volessero replicare alla lettera in qualche modo, noi di Trento Today siamo disposti a dare lo spazio per farlo, come lo abbiamo dato al signor Romano e alla signora Filippi. Di seguito la lettera

"Buonasera, anch'io come la mia collega sono inserito nel progettone e anch'io sto subendo di tutto. Ero dipendente gamma scavi come la mia collega ,e quando ti ribelli agli stipendi non corretti e sempre a favore della cooperativa fanno in modo di trasferirti, così io sono finito al Castello del Buonconsiglio (probabilmente hanno delle cooperative punitive).  Oltre a essermi dovuto acquistare l'abbigliamento per poter svolgere il mio operato (spesa complessiva di euro 240), siamo trattati peggio che i soldatini: mi rimproverano per qualsiasi cosa io faccia , la mia giornata dipende dall'umore delle caposquadra e per me sta diventando una cosa insopportabile.

Ovviamente (essendo parecchi anni che lavoro per il progettone so come funziona) le caposquadra sono suggerite da cooperative e consorzi per portare la vittima a qualche gesto controproducente, come sta succedendo a me, accompagnandomi così allo stress per i loro continui richiami senza alcun fondamento. Ora io mi chiedo: ci hanno assunti per portarci alla pensione o alla neuro? Noi non vogliamo avere dei privilegi ma chiediamo a gran voce di lasciarci la dignità che è un diritto umano e che ogni uno faccia il proprio dovere senza il privilegio della loro posizione lavorativa."

Cordiali saluti, Romano Maurizio