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Richiedenti asilo, Cinformi: "1500 entro fine anno". Maestri: "Aiutiamoli a tornare a casa"

I dati aggiornati del Cinformi parlano di 851 persone richiedenti protezione internazionale in Trentino ma il numero potrebbe raddoppiare nel corso dell'anno prossimo. Nel frattempo la consigliera Maestri (PD) lancia una proposta

Utilizzare parte della quota fissa dello 0,25% del bilancio provinciale, per legge destinato alla cooperazione internazionale, per favorire il ritorno in patria dei richiedenti asilo presenti in Trentino. E' questa la proposta avanzata dalla presidente della Quinta commissione consiliare, la consigliera Lucia Maestri.

Nel corso della riunione di oggi il dirigente Silvio Fedrigotti ed il direttore del Conformi Pierluigi La Spada hanno esposto alcuni dati aggiornati sulla situazione: ad oggi ci sono in Trentino 851 persone richiedenti protezione internazionale, distribuite in 20 comuni ed in 80 strutture ( sebbene oltre la metà siano alloggiati nel campo della Protezione Civile di Marco e nell'ex Motel Agip di via Brennero). Il periodo per la presentazione della domanda di norma è di 4 mesi ma ne possono passare anche 18 prima dell'approvazione dello status di rifugiato.

Nel frattempo il Cinformi organizza percorsi di formazione, di lingua italiana e di educazione civica, e di volontariato per i richiedenti, ma solamente 50 sono stati "schedati" ed indirizzati verso queste attività. Per quanto riguarda la disponibilità di spazi da dedicare all'accoglienza sono state in prevalenza realtà private a rispondere alla domanda di posti letto avanzata dalla Provincia, per un totale, ad oggi, di 170 posti.

Il dirigente Fedrigotti ha anche illustrato le opzioni che si presentano per il futuro, dato che, come ha dichiarato La Spada, "il numero dei richiedenti asilo potrebbe arrivare a 1500 nel 2016".  "Se l'afflusso di richiedenti asilo non aumenterà entro Natale la Provincia svuoterà il campo di Marco e saranno anche riportate a valle le persone ospiti alle Viote - si legge nel comunicato -. Se invece il loro numero aumenterà le persone saranno trasferite da Marco all'Hub localizzata nella ex caserma Damiano Chiesa di Trento, centro di smistamento da svuotare a sua volta per ridistribuire gli individui in piccoli nuclei sul territorio". 

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