Processo Sabotig, la parola torna ai periti
La Corte d'assise d'appello di Trento ha deciso di risentire i periti Marcello gagliardi e Ubaldo Mazzoncini per chiarire le cause esatte della morte della donna. In primo grado Ivan Zucchelli venne condannato a 30 anni per aver ucciso la farmacista simulando un incidente stradale
Rinviato al 13 luglio il processo d'appello all'imprenditore di Riva del Garda Ivan Zucchelli, accusato di aver ucciso nel febbraio 2013, simulando un incidente stradale, l'amica farmacista Daniela Sabotig, 54 anni della provincia di Udine per incassare il premio dell'assicurazione. La Corte d'assise d'appello di Trento ha deciso di risentire i periti nominati dal Gup per chiarire le cause esatte della morte della donna. Per l'accusa, le lesioni sul corpo della donna non sono compatibili con un incidente stradale, mentre la difesa sostiene che la ferita sulla fronte della donna sia compatibile con un trauma provocato dal volante dell'auto uscita di strada. La donna era stata trovata morta all'interno della sua auto in fondo ad una scarpata in val di Ledro. Nel processo abbreviato di primo grado, Zucchelli era stato condannato a 30 anni di carcere.