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Situazione drammatica

Emergenza abitativa: in Trentino 15 famiglie vivono tra sfratti e notti in macchina

Lo dice lo Sportello Casa per Tutt* facendo il bilancio dei propri sei mesi di attività

Dopo sei mesi di attività e a pochi giorni dalla fine dell’anno, lo Sportello Casa per Tutt* traccia il bilancio della propria azione.

“Si sono rivolti a noi 17 nuclei familiari, per un totale di 79 persone, di cui 37 minori, 2 disabili al 100% (uno minorenne), una al 75% e una persona affetta da tumore. In tutti i nuclei vi è almeno una persona che lavora (di solito stabilmente), anche se nei due anni passati hanno vissuto lunghi periodi di disoccupazione dovuti alla pandemia; solo in due nuclei vi sono pensionati. Su 17 nuclei 6 hanno cittadinanza italiana. 8 sono residenti nell’Alto Garda e 9 a Trento.  Di questi 17 nuclei familiari 2 hanno risolto positivamente la propria situazione. Si trattava di famiglie con minori molto piccoli (uno disabile al 100%), una sotto sfratto e l’altra già sfrattata e in stato di separazione (marito in un garage, moglie e figli accolti nell’ostello della gioventù a spese dei servizi sociali). Nel primo caso siamo riusciti a far rimandare lo sfratto per i mesi necessari all’assegnazione d’urgenza di un alloggio Itea, nel secondo il nucleo è stato ricomposto in ostello a spese dei servizi sociali dopo tre mesi e ora gli è stato assegnato un alloggio d’urgenza” scrivono gli attivisti in un comunicato.

Due successi importanti, ma restano ancora quindici nuclei con varie difficoltà: chi dorme in macchina, chi ha lo sfratto a partire da dicembre 2022, chi ce lo avrà nell’anno in arrivo e chi vive in condizioni inadeguate. In altre parole, il lavoro da fare è ancora tantissimo.

“Riteniamo urgentissime due questioni: la mobilitazione del personale della Provincia a sostegno di quello di Itea con il coinvolgimento del volontariato per la sistemazione degli alloggi più facilmente recuperabili e che le istituzioni paghino la permanenza in ostelli o residence a tutti i nuclei con minori, disabili e anziani in attesa del reperimento di un nuovo alloggio”.

Infine, l’appello dello Sportello Casa per Tutt* alla società civile: “Invitiamo quindi tutte le persone con un minimo di coscienza sociale a mobilitarsi sia per aiutare le famiglie in difficoltà a trovare soluzioni concrete sia per mostrare pubblicamente indignazione nei confronti di chi ha speculato sugli alloggi turistici in una situazione sociale tanto drammatica”.

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