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Sabato, 20 Aprile 2024
Lavoro

Le educatrici scendono in piazza: dito puntato contro Provincia e cooperative

Oltre 200 lavoratrici dei nidi d’infanzia esternalizzati presenti al presidio. Intanto, i sindacati hanno incontrato Bisesti

Più di duecento le lavoratrici dei nidi d’infanzia esternalizzati che hanno dato vita al presidio di protesta in piazza Dante questa mattina, giovedì 9 marzo, spostandosi poi sotto la sede della Cooperazione per chiedere il rispetto del contratto collettivo sottoscritto nel 2019.

Mentre era in corso la protesta, sulla vicenda delle educatrici i sindacalisti Luigi Diaspro, Roberta Piersanti, Giovanni Virruso, Lamberto Avanzo e Fabio Bertolissi hanno incontrato l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti. Ma che cosa ha innescato il presidio?

Alcuni dei cartelli esposti durante la protesta

“Ad oggi gran parte di educatrici e operatrici di appoggio, sono sotto-inquadrate rispetto a quanto prevede il contratto. Il che vuol dire che da tre anni, ogni mese nelle loro buste paga, mancano circa 100 euro lordi. La situazione è leggermente diversa per le educatrici laureate che con oltre due anni di ritardo si sono viste finalmente riconosciute il titolo e dunque giusto inquadramento e retribuzione” fanno sapere dal sindacato.

Ma c'è di più: nell’incontro tra le parti, mentre si svolgeva il presidio, sono venute a galla anche le questioni riguardanti il Contratto Integrativo Provinciale del comparto della Cooperazione Sociale, scaduto dal 2006 e del meccanismo che regola gli appalti dei servizi. Sul tema, Provincia, Cooperazione e sindacati torneranno a incontrarsi nuovamente entro fine mese.

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