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Cronaca Arco

Lunedì adrenalinico per i soccorsi, un giovane è precipitato da una falesia e altre due persone si sono fatte male in montagna

Tutte le persone soccorse sono state portate in ospedale, tre in elicottero al Santa Chiara di Trento, una in ambulanza all'ospedale di Arco

Prosegue la scia di interventi in aiuto a persone ferite e in difficoltà da parte del soccorso alpino. Dopo gli incidenti di domenica 30 maggio, il soccorso alpino è intervenuto su altri tre incidenti lunedì 31 maggio, per un giovane precipitato da una falesia e due persone che si sono fatte male durante due distinte escursioni.

L'intervento nel pomeriggio di lunedì alla falesia Policromuro di Massone di Arco, Valle del Sarca, si è reso necessario per aiutare uno scalatore della provincia di Cuneo del 1997, precipitato a terra dopo un volo di circa sette/otto metri, e della sua compagna di cordata che, nel tentativo di frenare la caduta trattenendo la corda, si è procurata delle abrasioni alle mani. Cadendo a terra l'uomo ha sbattuto violentemente la schiena ma non ha mai perso conoscienza. La chiamata al Nue (Numero Unico per le Emergenze) è arrivata verso le 15.20.

Il Coordinatore dell'Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l'intervento dell'elicottero e della Stazione di competenza di Riva del Garda. Mentre una squadra di soccorritori è andata sul luogo dell'incidente via terra, l'elicottero ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso e l'equipe medica. Dopo le prime cure mediche, l'uomo è stato spinalizzato, imbarellato e trasportato dai soccorritori con la barella portantina fino all'ambulanza. Da lì è stato portato fino a Massone, dove era atterrato l'elicottero e trasferito all'ospedale Santa Chiara di Trento. La compagna di cordata è stata accompagnata all'ospedale di Arco per medicare le ferite alle mani. 

Altro intervento poco dopo le 16, quando la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per un quindicenne tedesco infortunatosi alla caviglia mentre stava facendo un'escursione con la famiglia sul monte Stivo. Al momento dell'incidente, si trovava in prossimità della Malga Stivo a una quota di circa 1.800 m.s.l.m. Il minore è stato recuperato dall'elicottero e traferito con uno dei genitori all'ospedale Santa Chiara di Trento. La madre è scesa in autonomia verso valle mentre alcuni operatori della Stazione Riva del Garda le sono andati incontro. 

In mattinata, un uomo del 1965 di Pieve di Bono si è infortunato mentre si trovava su un pendio nei pressi della Malga Nova in Val di Daone a una quota di circa 1.500 m.s.l.m.. L'uomo si trovava fuori dal sentiero ed era alla ricerca di erbe spontanee quando è scivolato su una lingua di neve, procurandosi un trauma al ginocchio ed escoriazioni. La chiamata al Nue 112 è arrivata intorno alle 10.15. 
Il coordinatore dell'Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino ha chiesto l'intervento dell'elicottero che ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso e l'equipe medica. L'infortunato, dopo essere stato stabilizzato, è stato imbarellato e recuperato a bordo dell'elicottero per il trasferimento all'ospedale Santa Chiara di Trento. A disposizione al campo sportivo di Daone una squadra della Stazione Valle del Chiese.

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