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Postino spaccia e perde il posto di lavoro: licenziamento legittimo per la Corte d'Appello

E' stato ritenuto legittimo dalla Corte d'Appello il licenziamento del postino della Val Rendena sorpreso a gestire un piccolo traffico di stupefacenti, fatto che gli costò il posto di lavoro quattro anni fa. Si ribalta così la sentenza di primo grado ma la battaglia proseguirà molto probabilmente in Cassazione.

E' stato dichiarato legittimo dalla Corte d'Appello di Trento il licenziamento del postino della Val Rendena che arrotondava, a suo dire, il magro stipendio delle Poste con un giro di stupefacenti, cocaina ed hashish venduti in modiche quantità nel paese dove lavorava. I fatti risalgono al novembre del 2010 e l'ex postino patteggiò un anno e otto mesi con la sospensione condizionale. In primo grado il Tribunale, sulla questione del licenziamento, gli diede ragione: il fatto che il piccolo giro di spaccio venisse gestito al di fuori dell'orario di lavoro sembrò in quella sede una motivazione sufficiente. La Corte d'Appello ha però ribaltato la sentenza accogliendo le ragioni dell'azienda che ha puntato tutto sul venir meno del rapporto fiduciario con il dipendente che ha dichiarato di voler portare la questione in Cassazione. 

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