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Cronaca

Poste italiane: al via “Nonni in rete” all’Istituto Tambosi di Trento

Il progetto di alfabetizzazione digitale della terza età

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Trento, 09 febbraio 2017 - Sono 20 i "nonni trentini" che partecipano al corso di alfabetizzazione digitale "Nonni in Rete. Tutti i giovani alle poste", che ha preso il via lo scorso 7 febbraio presso l'Istituto Tecnico Economico Tambosi di Trento. L'iniziativa promossa da Poste Italiane in partnership con Fondazione Mondo Digitale, è rivolta agli over 65 anni e intende promuovere l'accesso ai nuovi servizi da parte di tutti i cittadini per migliorare le competenze digitali delle fasce di popolazione a rischio di esclusione. Il programma della seconda edizione conferma la formula vincente dell'apprendimento intergenerazionale: ad insegnare agli anziani sono gli studenti delle scuole affiancati da docenti coordinatori. La formazione digitale diffusa con corsi di 30 ore si svolge presso le aule informatiche delle scuole e introduce un nuovo focus sull'uso di device mobili, come smartphone e tablet. L'età media dei corsisti trentini è 73 anni, la partecipante più anziana ne ha 83. La signora Bruna prima della pensione faceva la commessa e l'estetista; oggi vuole continuare "a sentirsi impegnata" e per questo internet e le nuove tecnologie sono un'ottima opportunità. La signora Luciana e la signora Alberta, ex infermiera, ci raccontano invece il bisogno di imparare ad utilizzare le email e skype per restare in contatto con i figli che vivono o viaggiano spesso all'estero. Poi c'è la signora Luisa, ex impiegata, che vuole imparare ad utilizzare internet in modo sicuro, per poter accedere a referti medici, leggere il giornale, utilizzare skype e scaricare foto "perché - dice - proprio non so come si fa". Gli allievi, i "nonni in rete", arrivano con il proprio bagaglio, piccolo o grande che sia, e trovano grande disponibilità negli studenti-docenti del "Tambosi". Passata la timidezza iniziale i ragazzi si aprono in sorrisi e spiegazioni, sentendosi pienamente coinvolti dall'insegnamento. Ciò che per loro millennials è scontato, ovvero l'uso di uno smartphone o il download di un file, diventa una sfida impegnativa se deve essere trasmessa a degli over 65. In più, ci spiega Angelica, studentessa, "ho chiesto di diventare tutor per acquisire crediti nell'ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro". Accanto a lei, altri "nonni" navigano su Google Maps, maneggiano il proprio laptop o lo smartphone, copiano ricette di cucina oppure lavorano su una locandina della Boheme. Punto di forza di "Nonni in Rete" è l'alleanza tra Poste, sensibile alla sfida delle pari opportunità di accesso ai nuovi servizi, Fondazione Mondo Digitale, impegnata nella diffusione delle nuove tecnologie tra le fasce più fragili della popolazione, e la scuola, la più grande infrastruttura sociale del Paese. Insieme hanno deciso di aiutare i cittadini over sessantacinque a familiarizzare con gli strumenti telematici e i servizi di e-gov per una migliore qualità di vita di tutti. La precedente edizione di "Nonni in Rete" ha coinvolto 576 over 65, 600 studenti nel ruolo di tutor e 95 coordinatori, tra dirigenti, docenti e tecnici di laboratorio. Le lezioni, dall'abc del computer ai servizi on line, sono state coordinate da un docente affiancato da studenti tutor, uno per ciascun allievo, che hanno fornito agli anziani le competenze necessarie per usare le nuove tecnologie. I partecipanti ai corsi hanno a disposizione un kit didattico realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Linguistica della Sapienza dell'Università di Roma.

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