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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Panizza: "Porto d'armi anche per i condannati"

Il senatore trentino invoca il principio secondo il quale "chi ha pagato i conti con la giustizia è perfettamente riabilitato e titolare di tutti i diritti" compreso quello di portare le armi. Porta la sua firma l'interrogazione che chiede di rivedere la norma che vieta il rinnovo a chi ha subìto condanne penali

"Ci troviamo nella situazione di cacciatori che per una condanna scontata anche 30 anni prima, dopo una vita che hanno visto il rinnovo del porto d'armi, improvvisamente  non se lo vedono più rinnovare". A sollevare la questione, con un'interrogazione ministeriale, è il senatore trentio Franco Panizza che chiede la modifica della normativa sul porto d'armi che non permette il rinnovo a persone condannate.

"Una persona che ha pagato i suoi conti con la giustizia è una persona perfettamente riabilitata e portatrice di tutti i diritti" spiega il seatore nella nota che accompagna l'interrogazione, compreso il diritto a possedere delle armi. Dall'altro lato "è importante che le Questure facciano tutte le verifiche del caso e se ci sono situazioni non propriamente chiare si faccia vincere un principio di prudenza" conclude Panizza. 

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