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Cronaca Centro storico

In Trentino 537.416 abitanti: calano i matrimoni e aumentano gli anziani

L'indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e quella fino a 14 anni) ha raggiunto il valore di 138: questo valore indica che attualmente nella popolazione trentina ci sono circa 138 anziani ogni 100 giovani

Al 1° gennaio 2015 la popolazione residente in Trentino ammonta a 537.416 abitanti, di cui 262.556 maschi (pari al 48,9%) e 274.860 femmine. Lo rivela l'annuario relativo al 2014 pubblicato dalla Provincia di Trento. Nel corso del 2014 si è registrato in Trentino un saldo complessivo positivo pari 1.179 unità, determinato da un saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) di segno positivo (109 persone). I nati del 2014 sono stati 4.862, 250 in meno rispetto al 2013. Come avviene ormai da alcuni anni, il Trentino e l’Alto Adige si confermano le uniche realtà nazionali che vedono crescere la propria popolazione anche grazie al saldo naturale e non esclusivamente per effetto del saldo sociale (differenza tra iscrizioni e cancellazioni anagrafiche). In Trentino il saldo sociale risulta positivo fin dal 1972; nel 2014 è risultato pari a +2.275 unità: le iscrizioni anagrafiche dall’Italia e dall’estero sono state, ancora una volta, più numerose delle cancellazioni. Il saldo sociale del 2014 risulta, tuttavia, in flessione di 743 unità rispetto all’anno precedente.

Gli stranieri residenti in provincia di Trento al 1° gennaio 2015 sono 50.104 (23.268 maschi e 26.836 femmine) e rappresentano il 9,3% della popolazione residente in Trentino (erano lo 0,6% nel 1992). Rispetto al 2014 si registra una diminuzione di 729 unità, equivalente ad un decremento relativo dell'1,4%. Nel corso del tempo si è assistito ad un cambiamento sostanziale della distribuzione degli stranieri per cittadinanza: mentre, infatti, all’inizio degli anni Novanta i cittadini appartenenti ai 28 Paesi dell'Unione Europea costituivano circa la metà degli stranieri residenti, ora la loro quota si è ridotta a circa un quarto. Oggi, le presenze più rilevanti sono quelle dei cittadini originari dei Paesi dell'Est extra UE e del Maghreb. In costante crescita risulta il numero di famiglie: la popolazione trentina nel 2014 è suddivisa in 231.737 famiglie (157 in più rispetto all’anno precedente), con un numero medio di componenti per famiglia di 2,3; nel 1951 tale valore era 3,9.

Anche nel 2014 si conferma il fenomeno dell’invecchiamento progressivo della popolazione: l’età media della popolazione trentina risulta essere di 43,1 anni (41,7 anni per i maschi e 44,6 per le femmine); in occasione della rilevazione censuaria del 1981 era risultata pari a 36,6 anni. La popolazione giovane (classe 0-14 anni) ammonta nel 2014 a 80.652 unità, pari al 15,0% della popolazione residente, mentre nel 1981 tale proporzione era del 19,9%. L’indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e quella fino a 14 anni) ha raggiunto il valore di 138: questo valore indica che attualmente nella popolazione trentina ci sono circa 138 anziani ogni 100 giovani; a livello nazionale lo stesso rapporto è di circa 158 anziani ogni 100 giovani.

Aspetti sociali
Nel corso del 2014 sono stati celebrati in Trentino 1.496 matrimoni, 83 in meno rispetto al 2013 (-5,3%) e circa il 40% in meno di quelli che si celebravano a metà degli anni Novanta. Il tasso di nuzialità nel 2014 risulta pari al 2,8 per mille, a livello nazionale il tasso di nuzialità nel 2014 è risultato pari al 3,1 per mille. La distribuzione dei matrimoni per rito si è radicalmente modificata nel tempo. In Trentino nel 2014, confermando quanto rilevato a partire dal 2010, i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi: il 54% dei matrimoni sono stati infatti celebrati in municipio, mentre all’inizio degli anni Ottanta questa percentuale era poco più del 10%. A livello nazionale il rito civile incide per il 43,1%. Risulta ancora in aumento l’età media degli sposi al primo matrimonio. Inoltre dei 1.496 matrimoni contratti nel 2014, 246, pari al 16,4%, sono matrimoni misti o con entrambi i coniugi stranieri (erano stati il 14,7% nel 2013); di questi, 25 sono matrimoni religiosi e 221 civili.

Dopo le difficoltà che hanno affrontato in questi ultimi anni le famiglie, nel 2014 si intravedono alcuni segnali di ripresa. Innanzitutto si riduce il numero delle famiglie a rischio di povertà o di esclusione sociale (14,1% nel 2014) e quasi si dimezza il numero delle famiglie gravemente deprivate (3,7%); inoltre si rileva anche un innalzamento del livello di soddisfazione delle famiglie trentine per alcuni aspetti della vita quotidiana.

Istruzione e cultura
Nel 2014 è aumentata ulteriormente l’offerta dei servizi degli asili nido pubblici attivi sul territorio provinciale: tra la gestione diretta e la gestione in convenzione risultano essere 95 le strutture che offrono servizi alla prima infanzia, per un totale di 3.449 posti disponibili, con un incremento di 73 posti rispetto all’anno educativo 2012/2013 e di circa 1.000 posti negli ultimi 5 anni. Sono inoltre circa 330 i bambini che nel corso dell'anno educativo 2013/2014 hanno usufruito in provincia del servizio Tagesmutter.Si conferma sostanzialmente stabile (-0,1%) rispetto all'anno scolastico 2013/2014 il numero degli alunni e degli studenti iscritti alle scuole trentine. Nell’anno scolastico 2014/2015 nel complesso del sistema educativo (dalla scuola materna alla scuola media superiore) erano iscritte 88.415 persone, circa 120 in meno dell’anno scolastico precedente. Nel 2014 gli alunni e gli studenti rappresentano il 16,5% della popolazione trentina. Anche nell'ultimo anno scolastico si confermano gli elevati livelli di partecipazione all’istruzione post-obbligatoria, che risultano più alti della media nazionale. I livelli di scolarità in provincia sono costantemente in crescita e rispetto all’anno scolastico 2000/2001 il tasso di scolarità in Trentino è aumentato di circa 8 punti percentuali, evidenziando che quasi la totalità dei giovani in età 14-18 anni frequenta la scuola secondaria superiore o un corso di formazione professionale. Continua nelle famiglie trentine il processo di avvicinamento alle nuove tecnologie. Nel 2014 le famiglie che posseggono un PC sono il 68,2%, il 19,4% in più rispetto al 2005.

Occupazione
Le forze di lavoro sono risultate 249.460, di cui 232.152 occupati e 17.308 persone in cerca di occupazione. Nell’anno precedente, le forze di lavoro erano risultate 245.098, di cui 229.247 occupati e 15.851 in cerca di occupazione. Nel 2014 si assiste pertanto a un aumento delle forze di lavoro e degli occupati, ma anche a un incremento delle persone in cerca di occupazione. Questo vuol dire che il mercato del lavoro locale, nonostante la crisi economica, è risultato dinamico, creando opportunità di lavoro, anche se non è stato in grado di assorbire completamente l’aumento di offerta di lavoro. Gli occupati sono, infatti, cresciuti del 4,6% dal 2007; nello stesso periodo a livello nazionale sono calati del 2,7%. Nel 2014 il tasso di disoccupazione (persone in cerca di occupazione di 15 anni e oltre su forze di lavoro nella stessa classe di età) è risultato pari al 6,9% rispetto al 6,5% rilevato per il 2013. La situazione del Trentino appare migliore anche rispetto alla ripartizione del Nord-est, dove il tasso di disoccupazione nel 2014 è pari al 7,7%, quello maschile è al 6,4% e quello femminile al 9,3%. Particolare attenzione viene posta in questo periodo di tensione nel mercato del lavoro al tasso di disoccupazione giovanile (persone in cerca di occupazione tra i 15 e i 24 anni). In Trentino nel 2014 questo tasso è risultato pari al 27,1%, mentre la media nazionale è pari al 42,7%.

Economia
Nel 2014 il Prodotto Interno Lordo provinciale è risultato pari a 18.357 milioni di euro a prezzi correnti. Dopo la flessione registrata nel 2013, nel 2014 il PIL trentino risulta in leggera crescita (+0,1%) rispetto all’anno precedente in termini reali (era calato dello 0,2% nel 2013). A livello nazionale la caduta del PIL in termini reali è stata dello 0,4% (-1,7% nel 2013). Il quadro macroeconomico trentino presenta una situazione relativamente migliore del contesto nazionale. Mentre in Trentino il livello del PIL in volume è ritornato ai livelli del 2005, il livello della ricchezza del Paese è arretrato ai valori di inizio 2000. Sul fronte degli scambi con l’estero, il 2014 ha registrato un saldo delle transazioni commerciali chiaramente positivo e pari a 1.356 milioni di euro. Dopo la battuta d’arresto del 2009, si è confermata quindi una ripresa degli scambi con l’estero, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni, cresciute del 38% in cinque anni, anche se con un ritmo altalenante.  La Germania continua a rappresentare il principale mercato verso cui sono dirette le merci trentine (17,6%) e nello stesso tempo il Paese da cui proviene la maggior parte dei prodotti importati (27,4%).  Anche gli indicatori relativi alla nati-mortalità delle imprese confermano segnali di miglioramento: alla fine dell'anno le imprese attive risultano 46.803 mentre il saldo tra imprese iscritte e imprese cessate è negativo (-213), ma il valore è relativamente migliore rispetto al -602 del 2012 e al -227 del 2013. Le nuove imprese iscritte nel corso del 2014 ammontano a 2.719, mentre le imprese cessate sono state 2.932.  Si contrae il numero delle imprese artigiane attive in Trentino: alla fine del 2014 le imprese iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura risultano 12.845, 335 in meno (-2,5%) del 2013. Il settore in cui è più elevata la presenza di imprese artigiane si conferma quello delle attività edili (5.759 aziende, pari al 44,8% del totale), seguito dal manifatturiero (2.657 aziende, 20,7%). 

L'indicatore che più di altri conferma l'uscita dalla crisi dell'attività produttiva è costituito dai consumi di energia elettrica, cresciuti rispetto ai livelli del 2013. Nel corso del 2014 i consumi complessivi di energia elettrica sono risultati pari a 3.232 GWh, in aumento (+2,4%) rispetto all’anno precedente. In tal senso un ruolo sempre più rilevante lo va assumendo il fotovoltaico. Nel 2014 la fonte energetica più rilevante si conferma quella idroelettrica (84,1%), seguita dalla termoelettrica tradizionale (13,5%) e quindi dal fotovoltaico (2,4%); nel 2008 il fotovoltaico non raggiungeva lo 0,1% della produzione totale, mentre nel 2014 sono ben 14.183 gli impianti attivi. Il Trentino si conferma secondo, dietro alla provincia di Bolzano, per la capacità di attrarre consumi turistici. Nel corso del 2014 in Trentino sono stati registrati oltre 11,3 milioni di presenze negli esercizi alberghieri e 4,1 milioni negli esercizi complementari; completano il quadro i circa 5 milioni di presenze registrate negli alloggi privati e i 9,1 milioni di presenze nelle seconde case. Il complesso delle strutture ricettive trentine, pertanto, ha visto nel corso del 2014 circa 29,4 milioni di pernottamenti. A questi risultati in termini di presenze corrispondono, nel corso del 2014, valori altrettanto significativi e crescenti dal lato degli arrivi, pari a circa 2,7 milioni di turisti negli esercizi alberghieri e a circa 5,2 milioni di turisti nel complesso delle strutture ricettive. Il contributo più significativo al raggiungimento di questo risultato è arrivato dai turisti italiani: nel corso del 2014 essi hanno fatto registrare 6,7 milioni di pernottamenti negli esercizi alberghieri e 2 milioni di pernottamenti negli esercizi complementari. Nel complesso delle strutture ricettive le presenze di turisti italiani hanno raggiunto nel 2014 i 21,9 milioni e rappresentano il 75% delle presenze totali.

Territorio
Ammonta a poco meno di 200 mila ettari, pari al 32% del territorio provinciale, la superficie provinciale protetta. La quota più rilevante è quella dei parchi, pari a poco più di 99 mila ettari (50% del totale della superficie protetta). Nel corso del 2014 la raccolta differenziata in Trentino ha raggiunto il 73,5% della produzione totale di rifiuti urbani (era il 36% nel 2010 ed il 70,9% nel 2013). A livello nazionale tale quota è di poco superiore al 45,2%. La produzione totale di rifiuti urbani ammonta in Trentino a 262 mila tonnellate, in flessione rispetto al 2013 dello 0,6%. La produzione totale di rifiuti equivale nel 2014 a circa 425 chilogrammi per abitante, 5 chilogrammi in meno rispetto all’anno precedente. A livello nazionale la produzione di rifiuti pro-capite nel 2014 ammonta a 488 chilogrammi per abitante. Analizzando la distribuzione dei rifiuti per mese, risulta evidente la presenza dei turisti sul territorio: la quota maggiore della produzione si registra infatti nei mesi estivi.

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