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Informazioni sensibili in cambio di denaro: arrestati due carabinieri, due poliziotti ed un finanziere

Scandalo nelle fila delle forze dell'ordine: un'indagine dei Carabinieri di Trento ha portato alla luce un giro di informazioni segrete rivelate a detective privati in cambio di soldi

E' scattata all'alba di oggi, venerdì 14 settembre, l'operazione "Basil", condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Trento, che ha visto l'arresto di 9 persone e la denuncia di altre 7all'interno di una rete di investigatori privati e agenti delle forze dell'ordine corrotti. 

Carabinieri, poliziotti e finanzieri che fornivano agli investigatori privati, ovviamente dietro pagamento, notizie ed informazioni reperibili solamente nel sistema informatico delle forze dell'ordine. Dei sette operatori delle forze dell'ordine coinvolti cinque sono stati arrestati: due carabinieri romani, un finanziere bolzanino ed una coppia, marito e moglie, di Bolzano entrambi appartenenti alla Polizia di Stato, lui da poco in pensione. Due i denunciati a piede libero: un carabiniere pugliese, operante in provincia di Foggia, ed un secondo finanziere bolzanino.

Amanti fermati al posto di blocco ed assegni gonfiati ai figli: ecco i dettagli dell'operazione

"Nominativi di ignari amanti e di ex mogli tradite identificati durante regolari controlli stradali delle Forze di Polizia, verifiche fiscali su mariti coinvolti in cause di divorzio per la determinazione di assegni di mantenimento possibilmente da gonfiare, accessi nel sistema di indagine delle Forze dell'Ordine in favore di privati cittadini che desideravano avere contezza di eventuali sospette querele sporte nei loro confronti da vicini di casa insopportabili e così via". Questo il quadro tracciato dagli inquirenti.

Arrestato un nono indagato: sequestrato il computer

Nel mirino sono finite le agenzie investigative Delmarco e Matrix, operanti tra il Trentino e la provincia di Verona. L'ordinanza di arresti domiciliari è scatatta per tre investigatori privati, uno dei quali però è al momento irreperibile. Per gli operatori delle forze dell'ordine si parla di una vera e propria "condotta corrotta", oltre alla rivelazione di informazioni coperte da segreto d'ufficio. Un'indagine che ha fatto luce su un mondo per sua stessa natura segreto, portando allo scoprto una condotta che, se confermata, risulterebbe particolarmente grave per gli appartenenti alle forze dell'ordine.

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