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Cronaca Rovereto / Via Carlo Rosmini

Pitbull morto per percosse alla stazione di Rovereto, intervengono i volontari di Arcadia

I volontari di Arcadia onlus sono intervenuti alla stazione dei treni per recuperare il cadavere di un pitbull, la disperazione del proprietario non li ha convinti

Razze canine "impegnative" ancora oggetto di cronaca a Rovereto: i responsabili del Parco canile Arcadia Onlus sono intervenuti alla stazione dei treni  per recuperare il cadavere di un pitbull. Il proprietario, lì accanto, si diceva disperato ma alcuni particolari non hanno convinto i responsabili del canile: segni di percosse, milza e fegato compromessi.

"Sarà sato preso a calci? - si chiede Pierluigi Raffo, responsabile di Arcadia Onlus - abbiamo inviato la carcassa al laboratorio per una necroscopia. Attendiamo i test per avere conferma di quanto peraltro già evidente nella prima analisi". Sarebbe ancora peggio supporre che la disperazione che ha portato il padrone a prendere a calci il suo pitbull sia causata dall'incapacità di gestire una razza canina che sicuramente richiede più attenzioni e cure del normale.

E' di qualche settimana fa la notizia dell'attacco da parte di un pitbull ad un volontario della consegna pasti a domicilio ad Ala. Ronnie, questo il nome  del cane, è ora ospitato al parco canile di Rovereto: "La settimana prossima ci sarà una valutazione assieme al veterinario comportamentalista per fornire una relazione alla Asl e permettere alle autorità competenti di effettuare le proprie scelte, nel rispetto delle norme di pubblica sicurezza" spiega Raffo. Proprietari più informati, consapevoli, formati: questa è l'unica via per limitare episodi, purtroppo anche gravi, di aggressioni.

"I cani non sono pericolosi a prescindere - spiega Raffo - ma la mancanza di formazione dei proprietari è una delle cause della non corretta socializzazione, che porta a contraddizioni comunicative e a comportamenti indesiderati. Quando si parla di museruola si parla di prevenzione e preciso, per togliere dubbi ai lettori, che significa tutelare anche il cane, metterlo in condizione di non fare danno e di potersi relazionare. La museruola fornisce ottimi strumenti ai proprietari, che non possono essere tecnici in grado di leggere i comportamenti degli altri cani che incontrano. Non ritengo che sia da introdurre l’obbligo della museruola, ma il suo uso può essere un gesto di intelligenza che può migliorare l’accettazione e la convivenza coi cani ritenuti pericolosi”.

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