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Cronaca Oltrefersina / Via Antonio Fogazzaro

Piscina alle Ghiaie nel 2021 ma bisogna chiudere Manazzon e forse Madonna Bianca

Chiusura della piscina indoor di via Fogazzaro per entrambe le opzioni, quella di Madonna Bianca in forse. Cassa del Trentino elabora anche un'opzione "sobria" per il progetto alle Ghiaie: due vasche ma niente trampolino

Il progetto di una nuova piscina alle Ghiaie (due i progetti ipotizzati, uno da 8 e l'altro da 13 milioni di euro) è inevitabilmente legato alla chiusura della piscina interna del Centro Natatorio Manazzon, per tutti le "piscine Fogazzaro", ma anche la piscina di Madonna Bianca potrebbe subire la stessa sorte. E' quannto  emerge dall'analisi di un dettagliato studio (un documento inizialmente riservato, poi diffuso dal Comune alla stampa) redatto da Cassa del Trentino, la cui sintesi è lunga 20 pagine.

Nel documento si analizzano investimenti, costi di gestione, e risultati in base agli ingressi ed alla fruizione dei tre impianti attuali (quello di Gardolo  non è  messo in discussione), in modo da aumentare  la superficie d'acqua disponibile e contenere l'inevitabile disavanzo economico. Ad oggi  la  gestione da parte di Asis vede una perdita netta d'esercizio pari a 1,3 milioni all'anno nonostante i 315mila ingressi  a pagamento annui. Cassa del Trentino ipotizza che il nuovo impianto alle Ghiaie potrà essere inaugurato nell 2021 o nel 2022, a seconda delle opzioni.

Ecco nel dettaglio i punti di forza e di deboleza legati alle due opzioni. Opzione 1: 1.082 mq d'acqua, 20 corsie, +59% di superficie d'acqua indoor, costo 8 milioni di euro. Questa opzione prevede una sola vasca olimpionica, penalizzando le associazioni agonistiche e rendendo necessario un utilizzo misto nuoto/tuffi. Il numero di ingressi annui stimati entro 3 anni è di 120.000, con un disavanzo di 330mila euro e costi di manutenzione straordinaria per 82mila euro. L'opzione 2, da 13  milioni  di euro, prevede anche una piscina per tuffi fino a 10  metri ed il raddoppio della superficie d'acqua in città. A questa opzione, più funzionale in termini di eventi sportivi ed attività agonistica, è però legata la chiusura non solo del Centro Manazzon (come per l'opzione 1) ma anche della piscina di Madonna Bianca, e l'incremento della superficie d'acqua sarebbe quindi solamente del 57%, poco di più rispetto all'opzione 1. Un altro punto di debolezza di questa opzione è rappresentato dalla relativa vicinanza di impianti per tuffi: a Bolzano e Belluno. Gli ingressi (ed i ricavi) rimarrebbero sostanzialmente immutati.

La "terza via" elaboratada Cassa del Trentino, con il nome di "Scenario ispirato ad una  maggiore sobrietà", prevede di ripensare il progetto delle Ghiaie,  eliminando sicuramente il  trampolino per tuffi, ma  mantenendo due vasche per il nuoto in modo da fornire più superficie d'acqua con minori costi di gestione, e di riconvertire anche la piscina di madonna Bianca in palestra, in modo da dirottare tutti gli ingressi al nuovo centro natatorio ed aumentare i ricavi. Il consiglio generale è innfine quello di contenere i costi di gestione. I numeri di questa "opzione sobria" sono: 12,3 milioni di euro di investimento (poco meno dell'opzione 1), costi di gestione e manutenzione di 2  milioni di euro (meno dellla metà delle  altre due opzioni), un aumento degli ingressi fino a 195mila all'anno, 

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