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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Picchiò un carabiniere: incastrato dall'esame del dna dopo cinque anni

Nel 2010 era stato fermato per un controllo presso la stazione ferroviaria della Trento-Malè dai carabinieri. In quell'occasione riusci però a fuggire, colpendo con alcuni calci uno dei militari e saltando oltre una recinzione metallica di due metri

Incastrato dal dna dopo cinque anni. E' quanto è successo ad un uomo di origine romena di 36 anni, il quale è stato denunciato per violenza a pubblico ufficiale e rischia l'arresto ed un'altra denuncia per una serie di furti da alcune auto. L'uomo, usando i mezzi pubblici, saliva in Val di Rabbi e di Sole durante il periodo estivo per saccheggiare le auto posteggiate presso le località turistiche. Nel 2010 era stato fermato per un controllo presso la stazione ferroviaria della Trento-Malè dai carabinieri. Il 36enne, in quell'occasione, riusci però a fuggire, colpendo con alcuni calci uno dei militari e scappando dopo aver superato agevolmente una recinzione metallica alta circa due metri. Nell'occasione, l'uomo abbandonò uno zaino contenente, oltre ad arnesi da scasso, un passamontagna ed un paio di guanti. Indumenti poi repertati ed esaminati presso il Ris di Parma, che hanno fornito il dna. E si arriva ai tempi recenti, in particolare allo scorso giugno, quando l'uomo viene arrestato sempre con l'accusa di furto da alcune auto: il prelievo della saliva, eseguito per riscontrare la presenza dello stesso sul luogo di altri delitti, ha dato il suo frutto e - a distanza di oltre sei mesi dal prelievo - l'uomo sarà perseguito per il reato di violenza ad un pubblico ufficiale. I carabinieri a cui sfuggì, inoltre, ne hanno visto la foto segnaletica e l'hanno riconosciuto, particolare che aggrava la situazione del 36enne. I militari stanno inoltre riesaminando tutti i casi di furto d'auto al fine di reperire elementi che possano ricondurre alla responsabilità dell'uomo.

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