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Cronaca Arco

Arco, le associazioni ambientaliste non vogliono il bicigrill

La struttura, su due livelli per 100 mq, dovrebbe essere realizzata su un terreno agricolo di pregio. WWF, Itallia Nostra e comitati hanno già raccolto 400 firme

No al nuovo bicigrill di Arco: può sembrare paradossale ma l'opposizione alla nuova struttura in previsione sulla ciclabile del Basso Sarca arriva dalle associazioni ambientaliste. WWF, Italia Nostra, e due comitati spontanei locali si oppongono al progetto. Solitamente un bicigrill è considerato una struttura utile ad incentivare la mobilità alternativa, il turismo lento e sostenibile, stili di vita rispettosi della natura e salutari. In questo caso però la struttura andrebbe ad occupare un terreno di pregio, un oliveto che rappresenta una rara zona verde in un territorio ampiamente antropizzato.

"La costruzione in sè di un nuovo bicigrill non ha senso in quanto nel tratto che va da Arco a Torbole c'è un bar a lato della ciclabile in media ogni 2 km, percorribili in circa 5 minuti in bici - si legge nella presentazione della petizione lanciata su change.org - La paura è che la deroga per costruzione su terreni di pregio concessa al bicigrill possa poi portare nel proseguire degli anni a una costruzione con altra destinazione".

Si parla di una struttura a due piani su un'area di 100 metri quadrati. Beffa finale: ci sarà spazio per ben 20 posti auto. Insomma il progetto sembra essere lontano da strutture simili quali i bicigrill di Nomi e di Faedo, e somiglierebbe più a quello di Trento che, svincolatosi dall'attività prettamente rivolta ai ciclisti, è diventato un ppunto di riferimento per pause pranzo e serate anche per molti cittadini che raggiungono il luogo in auto.

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