Furto al Comics 2022, sparito il cowboy Woody: "un pezzo unico"
Un'edizione Comics di successo quella del 2022, ma uno spiacevole evento ha coinvolto un organizzatore. Gli è stato rubato uno dei pezzi della sua collezione con un valore affettivo grande
L'edizione Comics di Pergine meglio riuscita per numeri ed entusiasmo, è però stata rovinata da un furto avvenuto sabato 11 giugno in sala Maier, alla mostra curata dal cultore Francesco Barni. Ignoti hanno puntato gli occhi su Woody, il pupazzo del cowboy del celebre cartone "Toy Story". È un pezzo unico, degli anni Novanta, con alcune caratteristiche che lo differenziano su quanto si trova sul mercato - anche di collezionisti - oggi. Barni ha denunciato il furto e condiviso un appello sui social.
L'edizione Comics 2022: un successo
Quella del 2022 è stata un'edizione di successo, la quinta per Pergine saltando gli anni della pandemia. "È stata una giornata perfetta - ha commentato Barni, pensando a quello che è stata la manifestazione a 360 -. Non abbiamo mai visto così tanta gente negli ultimi anni. Siamo riusciti a organizzare una manifestazione bellissima, finalmente un Comics anche qui con tanta gente felice, in costume, spettacoli di magie, sigle di cartoni animati e purtroppo ci deve sempre essere qualche neo".
Woody, un pezzo unico con la voce di Frizzi
Il pupazzo sottratto a Barni è un pezzo unico, è degli anni Novanta e la voce registrata è quella di Fabrizio Frizzi. Inoltre, tra gli elementi che lo contraddistinguono rispetto alle riproduzioni successive, ci sono quella di un unico bottone sul petto, ne manca uno, e una zigrinatura sotto un occhio. Oltre ad altri "segni" di usura che Barni conosce benissimo. "Al di là del valore monetario, anche se ha anche quello, c'è quello affettivo - spiega Barni -, lo avevo fin da quando ero bambino e tutt'ora lo tenevo sul letto. Forse ho sbagliato io a non metterlo sotto teca e a credere troppo nella buona fede delle persone".
Analizzate le telecamere esterne, dentro alla sala non ce ne sarebbero. Difficile poter immaginare chi possa averlo preso, perché l'affluenza è stata considerevole. "Non credo un collezionista - afferma Barni -, mi riesce difficile pensarlo. Per noi collezionisti c'è una sorta di anima dentro (l'oggetto ndr). Noi compriamo da altri collezionisti, solitamente. Sto monitorando i vari siti specializzati, c'è qualche annuncio recente, ma non è il mio".
