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Cronaca

Perché i contagi stanno risalendo

Il trend delle diagnosi è tornato a crescere probabilmente spinto dalle sottovarianti Ba.4 e Ba.5

I contagi da covid in Italia hanno ripreso a salire. In Trentino l'aumento è del 28,4 per cento rispetto alla settimana precedente, dice il monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe.

Per ora non si tratta di un'impennata verticale, ma il trend è abbastanza chiaro. Tra lunedì e mercoledì sono state notificate 81.730 infezioni, contro le 58.955 registrate nello stesso periodo della settimana precedente e le 50.195 di due settimane fa. A contribuire a questo rialzo potrebbe essere in particolare la diffusione delle due sottovarianti Ba.4 e Ba.5 di Omicron che avrebbero un vantaggio di trasmissibilità rispetto ai precedenti ceppi.

La buona notizia è che almeno per ora il balzo dei nuovi casi non si è tradotto in un aumento dei ricoveri nelle strutture sanitarie: secondo l'ultimo monitoraggio della fondazione, nella settimana 8-14 giugno 2022 è stata invece registrata una flessione del -3,3 per cento dei ricoverati con sintomi e del -16,4 per cento dei pazienti in terapia intensiva. Le diagnosi invece salgono: nello stesso periodo sono aumentate del 32,1 per cento rispetto alla settimana precedente. Purtroppo cresce anche il numero dei decessi (+6,1 per cento). 

Casi Gimbe-2

Ricoverati Gimbe-2

Le nuove sottovarianti di Omicron

L’ultimo report dell’European centre for disease prevention control (Ecdc), pubblicato lo scorso 13 giugno, ha confermato che Ba.4 e Ba.5 hanno una maggiore trasmissibilità rispetto a Ba.2 e una maggior capacità di evadere la protezione immunitaria da vaccino e da pregressa infezione, aumentando la probabilità di reinfezione. "L’Ecdc - spiega il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta - ha ribadito che le nuove sub-varianti non sembrano determinare una maggior severità di malattia rispetto a Ba.1 e Ba.2. Di conseguenza, l’eventuale impatto sui ricoveri ospedalieri dipende sia dall’entità nell’aumento dei casi, sia dai tassi di copertura vaccinale con tre dosi, o con quattro nelle persone vulnerabili". 

Ad oggi, i dati ufficiali sulla prevalenza della variante Ba.5 in Italia risalgono alla flash survey pubblicata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) sui campioni notificati il 3 maggio, mentre non sono ancora disponibili i risultati di quella condotta sui campioni notificati il 7 giugno. "In questo contesto di incertezza e in continua evoluzione - spiega Cartabellotta - è indispensabile potenziare il sequenziamento aumentando la frequenza delle flash survey, almeno ogni due settimane, e disporre dei risultati in tempi più rapidi".

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