Diossine e Pcb nel Garda: rinnovato il divieto sulle anguille
Prorogato di un altro anno il divieto di consumo e commercializzazione delle anguille del lago di Garda. Sarà effettuato un monitoraggio biennale per controllare la presenza sui residui di sostanze pericolose
Il documento si chiama "Misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda". Lo ha firmato il ministro alla Salute Balduzzi, che ha prorogato per un altro anno il divieto di commercializzazione e consumo di anguille del lago di Garda a causa della presenza dei noti Pcb, i poli cloro bifenili derivanti da inquinamento industriale. La produzione di queste sostanze è stata vietata per la prima volta in Giappone nel 1972, negli Stati Uniti a partire dal 1977 e in Italia a partire dal 1983. In quell'anno ha terminato l'attività l'unico stabilimento italiano che produceva Pcb, situato a Brescia. malgrado limiti e divieti così radicati nel tempo queste sostanze sono ancora in circolazione, sul fondo del lago.