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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Patto elettorale con gli Schützen, le opposizioni chiedono le dimissioni di Baratter

Dopo la condanna di Corona e Dalprá a cinque mesi, il Movimento Cinque Stelle parla di Consiglio proviciale illegittimo e chiede le dimissioni di Lorenzo Baratter, che ha evitato il processo con la messa alla prova. Duro anche Kaswalder

Movimento Cinque Stelle all'attacco dopo la sentenza del giudice che ha condannato Dalprá e Corona a cinque mesi per il patto pre-elettorale con il quale Lorenzo Baratter si impegnava a versare 500 euro al mese agli Schützen in caso di elezione. 

 “La sentenza del giudice è stata chiara e netta: l’accordo sottoscritto alla vigilia delle provinciali 2013 dal consigliere Baratter rientra nell’ambito della corruzione elettorale. In occasione della prima udienza, Baratter aveva chiesto la sospensione del processo con messa alla prova. AGGIORNAMENTO: Baratter prosciolto, Corona e Dalprà assolti. La Corte d'Appello: "Non ci fu corruzione elettorale"

Si tratta, sul piano politico, di un’ammissione di colpevolezza, che la sentenza di oggi non fa che confermare. Con la condanna di Dalprà e Corona il Patt, sedicente partito autonomista alleato del Pd, è stato colto con le mani nel sacco e smascherato: la sentenza di oggi mette in discussione la stessa legittimità del Consiglio provinciale. La giunta di centrosinistra non può continuare a governare se ci sono le prove che le elezioni sono state inquinate dal voto di scambio: chiediamo, pertanto, le dimissioni immediate non solo del consigliere Baratter, ma dell’intera giunta Rossi".

Lo dichiarano il deputato Riccardo Fraccaro e il consigliere provinciale Filippo Degasperi del M5S:

“Alla vigilia delle provinciali 2013 il consigliere provinciale Lorenzo Baratter, assieme a Giuseppe Corona e al comandante degli Schützen Paolo Dalprà, ha messo nero su bianco un accordo con cui si impegnava a versare 500 euro al mese alla Federazione degli Schützen, in cambio del loro pieno sostegno elettorale. Puntualmente, una volta eletto, Baratter ha cominciato a versare agli Schützen quanto promesso. Un fatto che il M5S ha denunciato immediatamente, opponendosi alla richiesta di archiviazione del giudice Amato. La sentenza di oggi, finalmente, getta piena luce su questo fatto politicamente vergognoso. Accogliendo la nostra richiesta di risarcimento come parte civile, il giudice ha anche riconosciuto il danno alla comunità arrecato da questo patto scellerato. Siamo soddisfatti della sentenza, ma non ci fermeremo: non possiamo lasciare che i partiti continuino a svendere le istituzioni al miglior offerente. La parola va restituita ai cittadini, che hanno il diritto di essere rappresentati da portavoce onesti. Baratter deve dimettersi e il Consiglio provinciale va sciolto immediatamente”.

Duro anche il commento di Walter Kaswalder, che proprio ieri si è presentato nuovamente davanti ai probiviri del Patt, chiamati a valutare la sua espulsone dal partito. Anche per Kaswalder le dimissioni di Baratter sarebbero a questo punto un atto dovuto.

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