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Cronaca

"Patti di Servizio Civico". Volontariato e servizi alla comunità per chi percepisce reddito di garanzia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

COMUNICATO STAMPA

Il consigliere Mattia Civico commenta l’ordine del giorno, da lui presentato, sui “PATTI DI SERVIZIO CIVICO” approvato dal Consiglio Provinciale nella legge Finanziaria 2014.

Il fine è quello di far si che “nessuno si senta escluso”.

Il percepire un reddito di garanzia può essere utilizzato anche come momento utile per superare le proprie difficoltà.

Il Consiglio Provinciale di Trento, nell’ambito della discussione e approvazione della legge finanziaria 2014, di fine luglio, ha approvato un ordine del giorno del consigliere Mattia Civico per istituire i “PATTI DI SERVIZIO CIVICO”.

In questo modo i percettori di reddito di garanzia saranno coinvolti in attività di volontariato e servizio alla Comunità.

Chi percepisce il reddito di garanzia, ed ha forze e capacità di essere attivo, è giusto che sia coinvolto in attività a favore della collettività.

Non solo per un equo senso di reciprocità, per il quale chi riceve dovrebbe essere chiamato a restituire, ma soprattutto per valorizzare competenze, energie e saperi di cui non possiamo fare a meno.

“Nessuno si senta escluso”, non è solo uno slogan che si rifà alla sfera dei diritti, ma anche dei doveri. Nessuno si può sentire in diritto di astenersi dal dare il proprio contributo.

Chi vive la difficile situazione di aver perso il lavoro o di non riuscire a provvedere alle esigenze fondamentali per sé e la propria famiglia è giusto che abbia un sostegno fattivo da parte della Comunità, ma altrettanto importante è che questo qualcuno sappia comprendere che la Comunità non intende fare a meno di lui.

Da questa convinzione nasce l’idea di legare il reddito di garanzia ad un “Patto di servizio civico”. I Comuni e le Comunità, in raccordo con i soggetti del terzo Settore, saranno il punto di riferimento per l’attivazione di processi di cittadinanza attiva.

Il consigliere Mattia Civico a commento di questo importante concetto, introdotto dalla Legge Finanziaria 2014, si è detto convinto che l’esperienza del mantenersi attivi e dello sperimentarsi in ambiti anche diversi dal proprio ambito professionale porti con sé la scoperta di capacità e competenze nuove.

Questo, ha commentato Civico, per chi è in una situazione di espulsione più o meno temporanea dal mondo del lavoro è evidentemente un elemento che oltre a rafforzare l’autostima porta alla concreta percezione di essere utili; apre prospettive sul proprio futuro.

Se inoltre colleghiamo l’introduzione  del “Patto di servizio civico” alla recente approvazione, sempre da parte del Consiglio, della legge per la certificazione delle competenze acquisite anche in ambito non formale, è chiaro che la proposta di istituzione del “Patto di servizio civico” porta con sé molte e positive ricadute, per la Comunità,  per il singolo individuo all’interno di un Trentino che si pone l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno e che fa della solidarietà uno dei suoi punti qualificanti.

Roberto Bortolotti – Segreteria Gruppo consiliare provinciale Partito Democratico del Trentino

Trento 8 agosto 2013

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