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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Vermiglio / Stelvio

Stelvio, il presidente del parco critica la nuova governance: "Incarichi onorifici, faranno ciò che vorranno"

Critiche alla nuova governance da parte del presidente uscente dell'ente parco Ferruccio Tomasi, da quattro anni a capo di un parco in "smantellamento", senza più consorzi e con molte incertezze per il personale: "Per gli operai lombardi - dice - ho dovuto chiedere i soldi al Trentino Alto Adige"

"Sarà una governance onorifica, che si riunirà due volte all'anno, darà indirizzi e basta". la critica all'ente che gestirà il nuovo parco, "ex-nazionale", dello Stelvio arriva dal presidente uscente dell'ente parco Ferruccio Tomasi, che ha espresso francamente il suo disappunto, dovendo da anni gestire i 135.000 ettari protetti senza i consorzi, che sono stati sciolti, in vista dello "smembramento". Critico il suo intervento durante il summit organizzato a Edolo dal CAI nazionale, per fare il punto della situazione sul futuro del parco (clicca qui per vedere i video di tutti gli interventi).

La prima preoccupazione è per gli operai, spiega Tomasi: "Il Trentino ha assunto i suoi, e così l'Alto Adige, io li assumerò settimana prossima ma ho dovuto mendicare i soldi alle due province autonome che me li hanno anticipati, come lombardo me ne vergogno". In secondo luogo le critiche sono rivolte alla futura governance: "Faranno quello che vorranno, anche se questi indirizzi naturalmente non verranno accettati, ci saranno tre piccoli parchi e questo mi fa male" dice, citando alcuni numeri dell'ultima gestione unitaria: 4500 chilometri di sentieri, 3000 permessi per ristrutturare baite, tutto ciò grazie ai fondi che l'ente ha sempre avuto dallo Stato.

E' di oggi la notizia che la Lombardia firmerà un protocollo d'intesa con l'Alto Adige a luglio, accordo "benedetto" dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianclaudio Bressa che in una lettera inviata al summit di Edolo definisce la nuova gestione del Parco un "risultato storico, che ha finalmente sottratto un fiore all'occhiello del patrimonio naturalistico nazionale ad una situazione di persistente stallo gestionale, non più tollerabile". Al posto dello "stallo" partiranno, ed in parte sono già partite, le trattative bilaterali tra Bolzano, Trento e Lombardia che, come si vede, hanno generato non poca confusione. 

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