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Cronaca

Parcheggi e ricorsi: "Il Comune restituisca i soldi delle multe"

La legge dice infatti che le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta possono essere affidati ai dipendenti delle società di gestione «limitatamente alle aree oggetto di concessione»

Il consigliere comunale Claudio Cia, della Civica per Trento, ha presentato un'interrogazione in cui accusa l'amministrazione comunale di aver «agito illegalmente e taciuto la verità facendo finta di niente e abusando della fiducia della gente» al solo scopo di fare cassa. E chiede al Comune di ridare ai cittadini i soldi delle multe ingiustamente pagate.

 
Dopo che il Comune di Trento ha perso alcuni ricorsi presentati da cittadini che erano stati multati per avere parcheggiato in stalli normali senza esporre il disco orario, gli ausiliari del traffico di Trentino Mobilità dovranno infatti limitare la loro azione. E lasciare ai vigili urbani il compito di sanzionare eventuali infrazioni. Come prevede la legge, che riserva appunto questo tipo di multe alla polizia municipale, un principio sancito anche da una sentenza della Corte di Cassazione del 2009. 
 
A conferma che i limiti di competenza degli ausiliari fossero già noti il consigliere comunale sottolinea un particolare: è lo stesso sito di Trentino Mobilità a riportare in una sua pagina il testo di legge che specifica come le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta possono essere affidati ai dipendenti delle società di gestione «limitatamente alle aree oggetto di concessione», dunque ai soli spazi blu a pagamento, non a quelli segnati in bianco. Cia chiede perciò a palazzo Thun di «restituire il maltolto» a tutti coloro che sono stati multati dagli ausiliari su spazi a disco orario in questi anni.
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