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Cronaca Arco

Ospedali, la protesta non si ferma

Ieri ad Arco più di 300 persone hanno protestato davanti all'ospedale contro la chiusura notturna dei punti nascita e del pronto soccorso con il trasferimento di parti e codici rossi su Trento e Rovereto. Mercoledì il sindaco Betta incontrerà l'assessore Zeni. Intanto gli amministratori comunali delle Giudicarie domani saranno in consiglio provinciale

Dopo Cavalese e Tione la protesta contro la riorganizzazione della rete ospedaliera trentina arriva anche ad Arco. Ieri più di 300 persone hanno protestato davanti all'ospedale contro la chiusura notturna dei punti nascita e del pronto soccorso con il trasferimento di parti e codici rossi su Trento e Rovereto. Nel mirino il piano voluto dall'assessore alla sanità luca Zeni. Proprio ieri il primo caso di trasferimento di una partoriente all'ospedale di Rovereto. Presenti alcuni assessori comunali e il sindaco Alessandro Betta che mercoledì incontrerà Zeni. Intanto gli amministratori comunali delle Giudicarie domani saranno in consiglio provinciale a Trento per tenere alta la protesta contro la riorganizzazione della rete ospedaliera.

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