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Cronaca Tione di Trento

Ospedale di Tione, il Pd: carenze di organico e futuro incerto

A partire dal 1° marzo l'organizzazione della guardia medica cambia: la direttiva dell'Apss stabilisce che la guardia medica notturna debba essere coperta da un unico medico per tutto l'ospedale

La consigliera provinciale del Partito Democratico Margherita Cogo, ha presentato una interrogazione al Presidente della Provincia Alberto Pacher e all’Assessore alla Sanità Ugo Rossi per evidenziare alcune carenze funzionali che si stanno riscontrando presso l’ospedale di Tione di Trento. La consigliera Cogo ricorda, nella sua interrogazione, come  un recente documento del Consiglio della Salute della Comunità di Valle delle Giudicarie evidenzi un insieme di criticità organizzative e inadempimenti della Sanità Provinciale che si ripercuotono sulla stessa funzionalità dell’Ospedale giudicariense. In particolare, il documento del Consiglio della Salute, elenca le mancanze relative al pronto soccorso; all’organico del reparto di medicina; le preoccupazioni per il futuro di ginecologia e ostetricia; il sotto utilizzo del servizio di chirurgia generale; la saturazione dell’attività di ortopedia; l’incompletezza della dotazione di organico del servizio di anestesia e rianimazione; e l’insufficienza di personale medico di radiologia.

"La presenza delle criticità elencate – scrivono amministratori e medici – pone interrogativi pressanti per il futuro dell’Ospedale, anche in considerazione della sempre maggior esigenza di riduzione e razionalizzazione della spesa sanitaria. La situazione – appare ulteriormente aggravata – dice il documento indirizzato ai vertici dell’Azienda Sanitaria – da un vissuto negativo presente nella popolazione giudicariese nei confronti della struttura ospedaliera, nel suo complesso che può essere modificato unicamente attraverso un adeguamento dei livelli minimi e un potenziamento dell’efficacia e delle qualità delle prestazioni maggiormente richieste, nonché di un concreto rapporto con il territorio".

Recentemente, ad aggravare ulteriormente la situazione, è stata emanata una direttiva dall’APPS che ridefinisce, a partire dal 1° marzo, l’organizzazione della guardia medica presso l’Ospedale. La direttiva stabilisce che la guardia medica notturna debba essere coperta da un unico medico per tutto l’ospedale, eliminando quindi la doppia presenza che era stata introdotta negli scorsi anni per garantire la presenza, nel reparto di medicina, di un medico internista lungo tutto l’arco della giornata e nelle ore notturne. L’organizzazione della guardia medica con due medici durante il turno notturno, risponde ad effettive esigenze sanitarie di sicurezza per i pazienti e per gli operatori, tanto che è stata adottata anche nell’Ospedale di Cles ed Arco, dove, pare, non subirà modificazioni.

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