rotate-mobile
Martedì, 28 Novembre 2023
Predatori / Ville d'Anaunia

"Gli orsi trovati morti sono stati uccisi"

A dirlo sono i rappresentanti dell'associazione Bearsandothers che ora minacciano denunce

C’è la mano dell’uomo dietro ad alcuni degli orsi trovati morti nelle scorse settimane in Trentino: a dirlo sono Ornella Dorigatti e Marco Ianes dell’associazione Bearsandothers.

“Assassinati è la parola corretta, perché vorremmo ricordare a tutti che si tratta di animali protetti e il codice penale è chiaro e parla di delitto. Un bracconaggio incentivato da una politica di governo locale che ha sempre incentivato il terrore, sostenuto l’odio e la paura, senza fare nulla per prevenire, senza fare nulla per adeguare il territorio alla presenza di orsi e lupi, lasciando nel cassetto progetti come corridoi faunistici per gli attraversamenti, sostituzione di bidoni dell’organico per allontanare gli orsi dai centri abitati, impedire il foraggiamento ai cacciatori, anche se dove c’è l’orso sarebbe già proibito” commentano in una nota i due attivisti.

L’Enpa lo aveva detto: gli orsi sono stati avvelenati

Dorigatti e Ianes concludono poi così: “Lo avevamo detto che l’incremento di casi di orsi trovati morti non poteva far pensare ad altro che al bracconaggio. E così è: il Trentino torna al medioevo, o forse c’è già da oltre cinque anni! Stiamo valutando denunce nelle sedi opportune, per tutelare l’integrità della fauna selvatica, che qui in Trentino è seriamente compromessa”.

La replica

Da parte del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento, però, emerge che non ci sono riscontri che facciano pensare al momento all’azione dell’uomo per quanto riguarda la morte dei plantigradi. Al contrario, si resta in attesa dell’esito delle autopsie dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie.

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Gli orsi trovati morti sono stati uccisi"

TrentoToday è in caricamento