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Orsa JJ4, Fugatti: "Non possiamo abbatterla? Intanto la catturiamo"

C'è pressione in provincia per quanto accaduto venerdì. Il Tar ha sospeso l'ordinanza del presidente Fugatti che prevedeva l’abbattimento dell’orsa ritenuta responsabile dell'uccisione di Andrea Papi, ma non la captivazione. Il presidente: "Forniremo la documentazione richiesta per chiedere la revoca della sospensiva"

La Provincia autonoma di Trento si è attivata per trasmettere il prima possibile, già lunedì, la documentazione richiesta dal Tar di Trento, e chiedere contestualmente la revoca della sospensiva pronunciata dallo stesso tribunale sull’ordinanza di abbattimento dell’orsa JJ4. Lo ha precisato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, assieme all’assessore Giulia Zanotelli, al direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti e al dirigente dell’Avvocatura Giacomo Bernardi, in una conferenza stampa che ha seguito a stretto giro l’incontro nel quale sono stati illustrati, ai sindaci della Val di Sole e al presidente della Comunità di valle, i contenuti del decreto del Tar.

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"Il tribunale amministrativo - ha precisato Fugatti -, pronunciandosi con decreto di venerdì mattina, ha sospeso l’abbattimento, ma non la cattura dell’orsa JJ4, in attesa di avere e valutare tutte le documentazioni richieste sull’aggressione mortale dagli organi preposti. Una decisione per noi sorprendente, dato che riteniamo che le nostre scelte siano andate nella direzione di garantire in primo luogo la sicurezza pubblica, che è ciò che ci preoccupa di fronte al decesso di una persona".

L'ordinanza è sospesa, non revocata. E questo perché, da come ha spiegato il presidente, il Tribunale amministrativo regionale vuole prima avere tutta la documentazione in merito, per poi pronunciarsi. "Il Tar in pratica - ha aggiunto il presidente - vuole acquisire tutte le carte, per poterle valutare attentamente, prima di pronunciarsi sull’abbattimento. Quello che possiamo fare è attivarci immediatamente per far avere la documentazione che compete alla Provincia e che si aggiunge alla relazione che fornirà l’Ispra, così da chiedere la revoca e anticipare i tempi rispetto alla decisione in sede di giudizio collegiale prevista l’11 maggio. Allo stesso tempo, precisiamo che il decreto consente la cattura, dato che è stata riconosciuta legittima l’emanazione dell’ordinanza contingibile e urgente. Ed è infatti la cattura l’attività sulla quale è impegnato il corpo forestale, che può così continuare il lavoro, anche se con modalità differenti che potrebbero ritardare le operazioni e senza fornire, a nostro avviso, le piene garanzie di incolumità che davano le modalità precedenti, quelle dell’abbattimento a vista”.

Proseguono dunque le operazioni sul campo del corpo forestale provinciale, che includono il presidio dell’area nella quale è ritenuta presente l’orsa. Animale che secondo le ultime informazioni graviterebbe ancora nell’area montana che comprende il luogo dell’aggressione.

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