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Trento, scoperta truffa informatica da 600 mila euro: arrestate 7 persone e sequestrati preziosi, auto, anabolizzanti, armi e quadri

Le forze dell'ordine hanno smantellato un sodalizio di cyber criminali: «mascherati» da manager di una società trentina che, dopo averne hackerato la casella di posta elettronica aziendale, hanno «dirottato» i pagamenti effettuati da una società bosniaca per l’acquisto di un macchinario industriale

Guardia di Finanza e polizia di Stato della Provincia autonoma di Trento hanno smantellato un sodalizio di cyber criminali: «mascherati» da manager di una società trentina che, dopo averne hackerato la casella di posta elettronica aziendale, hanno «dirottato» i pagamenti effettuati da una società bosniaca per l’acquisto di un macchinario industriale. È l'operazione «Matrioska» resa nota il 13 ottobre del 2020 e che è durata circa un anno. Un'operazione in cui le forze dell'ordine hanno scoperto un gruppo di malfattori che ha sottratto 600 mila euro frazionati e riciclati attraverso società italiane, bulgare, polacche, ungheresi, slovene e del Regno Unito. Le forze dell'ordine hanno denunciati a vario titolo alla Procura distrettuale di Trento per frode informatica aggravata e riciclaggio transnazionale, dodici persone, di cui sette tratte in arresto. Uno degli indagati percepiva il reddito di cittadinanza. Nella maxi-operazione sono inoltre stati sequestrati due pistole, 1.900 tra fialette, flaconi e confezioni di sostanze dopanti, auto di lusso, immobili, preziosi e quadri di valore.

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