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Cronaca Piazza Santa Maria Maggiore

Il Questore: "No alla militarizzazione del centro, servono operazioni mirate"

"La sicurezza dei cittadini non passa attraverso suggestive ipotesi di militarizzazione invocate da qualcuno" così il Questore D'Ambrosio commenta le due operazioni antidroga durate più di un anno che hanno portato a dodici arresti, ed incassa il plauso del sindaco

"Interrompere i canali di rifornimento di stupefacenti verso Trento", questo l'obiettivo delle due operazioni antidroga durate più di un anno che hanno portato ai dodici arresti resi noti questa mattina dalla Quetura. Non "pesci piccoli", che vengono subito rimpiazzati, ma trafficanti con un ruolo relativamente importante nello smercio delle sostanze incriminate (cocaina, hashish ed eroina) da Milano, nodo centrale per tutto il Nord Italia, verso il Trentino.

Così il Questore Massimo D'Ambrosio ha presentato l'operazioe alla stampa, sottolineando il fatto che "l'arresto del singolo spacciatore colpisce di più l'attenzione nelle zone in cui avviene, ma non risolve il problema". Chi si lamenta della presenza di personaggi poco raccomandabili nei quartieri del centro dovrebbe tenerlo bene a mente: "la sicurezza dei cittadini non può passare attraverso ipotesi suggestive di militarizzazione o presidio fisso (se n'è parlato relativamente a piazza S. Maria Maggiore, Ndr, clicca qui)".

"La città di Trento è una splendida realtà e non avrebbe un buon servizio se si desse corpo a chi vorrebbe che venga creato un clima d'assedio, tanto più che l'attenzione delle forse dell'ordine, come già evidenziato, è altissima e continuerà ad esserlo" ha concluso D'Ambrosio, in riferimento alle richieste di sicurezza costantemente esternate dai residenti. L'operazione ha incassato anche il plauso del sindaco Andreatta: "la criminalità può essere sconfitta, non con l'allarmismo ma con la vigilanza costante e la collaborazione" clicca qui...

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