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Cronaca San Giuseppe / Via dei Muredei

Operaio muore in cantiere, i sindacati: "In Trentino è emergenza sicurezza sul lavoro"

Un'ora di sciopero in tutti i cantieri della Provincia, i tre sindacati: "Non si può morire di lavoro"

E' allarme sicurezza sul lavoro in Trentino, dopo la morte dell'operaio edile 63enne, precipitato da un ponteggio in un cantiere di Molina di Fiemme. “E' la tragica dimostrazione che siamo di fronte ad una vera e propria strage. Di lavoro non si deve morire”. Lo dicono i tre segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino commentando i drammatici fatti avvenuti questa mattina presso il cantiere edile per l’ampliamento dello stabilimento Felicetti. Franco Ianeselli, Michele Bezzi e Walter Alotti esprimono solidarietà e vicinanza ai familiari della vittima e ribadiscono la necessità che anche in Trentino si parli di sicurezza sul lavoro come una vera emergenza. Emergenza basata sui numeri che vedono il Trentino Alto Adige al terzo posto come incidenza della mortalità sulla popolazione in età avorativa.

In Trentino il rischio è il doppio dela media nazionale

“Non possiamo limitarci alle parole di circostanza. Quanto sta accadendo sul nostro territorio impone a tutti, sindacati, imprese e istituzioni di affrontare la situazione con azioni straordinarie. Se si continua a morire evidentemente non si sta facendo ancora tutto il possibile - proseguono i tre segretari - Dagli Rls è arrivato un vero e proprio grido d’allarme. Per questa ragione siamo pronti a mobilitare tutti i lavoratori e le lavoratrici. E' proclamata un'ora di sciopero in tutta la Provincia la settimana prossima con manifestazione a Trento”. In merito all’incidente le tre confederazioni auspicano che si faccia luce quanto prima sulle cause che hanno determinato la morte dell’operaio e si accertino eventuali responsabilità in tempi rapidi.

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