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Cronaca Nago-Torbole

Omicidio di Nago-Torbole, scarcerato per il coronavirus il marito di Eleonora Perraro

La trasmissione Chi l'ha visto ha riportato la testimonianza della madre e della sorella della vittima

"Adesso che il picco si sta esaurendo erano preoccupati che lui prendesse il virus, ma mi fa ridere". Questo il commento amaro e indignato della madre di Eleonora Perraro -uccisa a Nago Torbole lo scorso settembre - dopo la notizia della concessione dei domiciliari per l'emergenza Covid a Marco Monfrini, marito della vittima accusato dell'omicidio.

L'uomo, accusato di aver ucciso la moglie picchiandola violentemente, prendendola a morsi e poi strangolandola nel giardino di un bar di Nago-Torbole, si trovava in carcere in attesa di processo. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto per lui la scarcerazione e gli arresti domiciliari - senza nemmeno l'utilizzo del braccialetto elettronico - come misura preventiva per il rischio epidemico in prigione. 

Il programma televisivo Rai 'Chi l'ha visto' ha riportato le testimonianze della madre e della sorella di Eleonora. "Mia sorella non ha avuto una morte netta, immediata - ha affermato la sorella - ha sofferto due ore e mezza, torturata, seviziata, cannibalizzata". 

"Morsa in faccia, mezza faccia praticamente inesistente, le labbra inesistenti, le braccia morse, petto, cosce - ha ricordato con dolore la mamma della donna -. Voglio ancora credere che ci sia un po' di giustizia. Spero che qualcuno mi dica sì, lo riportiamo dentro, è pericoloso". 

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