Oipa: "Capriolo bloccato in un torrente. Noi possiamo salvarlo, ma manca autorizzazione"
Occorre intervenire subito per salvare la vita all'animale
"Un capriolo bloccato e con una zampa lesionata è da settimane lungo le sponde del torrente Leno a Rovereto, in provincia di Trento" la notizia arriva da Oipa venerdì 6 gennaio che, con una nota alla stampa fa sapere che: "Da giorni la sezione locale dell’Organizzazione internazionale protezione animali si è resa disponibile a coadiuvare le operazioni per portarlo portarlo in salvo avendo allestito passerelle e adottando opportuni accorgimenti ma, senza l’autorizzazione dell’Ufficio Distrettuale Forestale di Rovereto e Riva non sarà possibile".
Dall'organizzazione fanno sapere inoltre che l’ufficio legale dell’Oipa nazionale, la cui responsabile è l’avvocato Claudia Taccani, ha inviato una Pec urgente ai responsabili forestali in cui chiede, nell’interesse del benessere animale e del rispetto della normativa relativa alla gestione e soccorso della fauna selvatica, una risposta e: "Un riscontro positivo immediato all’istanza mandata già nei giorni scorsi dalla delegata dell’Oipa trentina, Ornella Dorigatti".
L’associazione sta monitorando la situazione e si è resa disponibile a coadiuvare l’intervento, a proprie spese, con la presenza di un veterinario esperto in animali selvatici, al fine di soccorrere l’animale e curarlo presso una clinica specializzata a Trento.
"Il salvataggio è sempre più urgente e ogni ora che passa è un’ora di sofferenze e patimenti per il povero capriolo - dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto -. Auspichiamo che l’Ufficio Distrettuale Forestale cui ci siamo rivolti anche noi, dopo l’inascoltata istanza della nostra sezione di Trento, diano il via libera al salvataggio quanto prima".