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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Le Regioni con l'occupazione delle terapie intensive in calo

Secondo i dati aggiornati Agenas la media nazionale scende al 16%, ma resta ferma l'occupazione dei reparti non critici

Il calo dei contagi registrato negli ultimi giorni può essere interpretato come uno dei segnali di frenata da parte della pandemia. L'impennata trainata dalla variante Omicron potrebbe essere terminata, anche se ancora è presto per festeggiare. Un altro dato incoraggiante arriva però dai dati Agenas, secondo cui ci sono 11 Regioni in cui cala l'occupazione delle terapie intensive da parte dei malati Covid. Il valore medio nazionale scende di un punto percentuale e si attesta al 16%, restano invece stabili al 30% i reparti non critici.

Terapie intensive in calo in 11 Regioni

In miglioramento nelle intensive ci sono Abruzzo (-2% ora al 20% di occupazione), Basilicata (-2% al 6%), Campania (-1% all'11%), Emilia Romagna (-1% al 16%), Liguria (-1% al 17%), Bolzano (-1% all'11%), Trento (-1% al 27%), Piemonte (-2% al 19%), Puglia (-1% al 12%), Toscana (-1% al 19%) e Veneto (-1% al 16%).

Salgono invece Calabria (+1% al 16%), Friuli-Venezia Giulia (+2% al 24%), Marche (+2 al 24%), Valle d'Aosta (+3% al 21%) e Umbria (+2% al 9%). Risultano stabili i ricoveri in area non critica, che in media si collocano al 30% delle occupazioni nel Paese.

I dati del Trentino

Il Trentino resta in bilico tra zona gialla e arancione, anche se il trend è in calo. Secondo l'ultimo aggiornamento di Agenas, l'occupazione delle terapie intensive è al 27%. Stessa percentuale dei ricoveri in area medica, che avevano toccato il picco del 29% pochi giorni fa.

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Fonte: Today.it

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