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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, un nuovo Dpcm ancora più rigido? La discussione

Il Governo ha intenzione di varare il decreto con le nuove misure restrittive entro lunedì. Dalle chiusure anticipate allo smart working: tutte le regole in fase di valutazione

Dopo soli 4 giorno dalla sua firma un nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) sta per essere firmato, l'intenzione del Governo è quella di vararlo entro lunedì 19 ottobre 2020. Dopo l'impennata di contagi degli ultimi giorni si va verso un'ulteriore stretta delle misure: chiusura anticipata dei locali, restrizioni per sport dilettantistici e alcune attività. Per ristoranti, bar e pub si valuta se imporre la chiusura alle 22 o alle 23, ma è possibile anche che in alcune regioni vengano applicate regole ancora più stringenti.

Verso il nuovo Dpcm: le nuove misure sul tavolo

L'ipotesi resta quella di approfondire bene le nuove misure, con un nuovo Dpcm da emanare a breve, forse anche nella serata di oggi, ma non certo di accelerare per approvarlo nella notte. Nel governo le sensibilità sulle nuove disposizioni sarebbero diverse. Domani alle 9, inoltre, se ne dovrebbe discutere anche nel coordinamento tra governo (con i ministri Boccia e Speranza), Protezione Civile, Regioni e il commissario Arcuri.

Nuovo Dpcm: dal coprifuoco alle chiusure, le novità

Tra le nuove disposizioni potrebbe esserci una ulteriore stretta sugli sport dilettantistici da contatto e su alcune attività fisiche (nel mirino potrebbero finire le palestre); parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza; cinema e teatri; sale gioco e Bingo. Per lo smart working appare probabile una decisa implementazione, fino a quota 70%. 

Le scuole dovrebbero restare fuori da queste nuove restrizioni, anche se dal Cts sarebbero arrivate indicazioni per disporre 'dad' modulata, così come per orari scaglionati. Le disposizioni potrebbero essere più restrittive per le regioni a rischio maggiore. Fuori discussione un nuovo lockdown, esplicitamente escluso dal premier Conte.

«Massimo livello di condivisione delle nuove misure per evitare distonia tra governo e regioni che possa mandare in confusione i cittadini». Lo avrebbe detto, a quanto si apprende, il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del vertice di oggi con le Regioni alla Protezione civile.

«Non c'è nessuna intenzione del Governo a definire il nuovo pacchetto di misure senza condividerlo prima con le Regioni, così come abbiamo sempre fatto», ha confermato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. 

Nuovo Dpcm, Cts convocato alle 17

È stata convocata per le 17 una riunione del comitato tecnico scientifico per fare un'analisi della situazione attuale del contagio da coronavirus e valutare eventuali misure.

Pregliasco dice «sì al coprifuoco»

«Una misura come il coprifuoco» alla francese, adottato in alcune metropoli d'oltralpe per provare a franare la corsa di Covid-19, «sarebbe un intervento simbolico che darebbe l'idea della situazione» attuale. Trasmettendo «la contezza del fatto che dobbiamo preservare ciò che è indispensabile, come scuola e lavoro, e ridurre invece per quanto possibile ciò che non è necessario arrivando a una sorta di auto-lockdown». Invita a far leva sulla «responsabilità dei singoli» cittadini il virologo dell'università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, sentito dall'Adnkronos Salute in vista del nuovo Dpcm. Per l'esperto dovrà essere «un provvedimento da valutare a breve termine e monitorare continuamente, immaginando di dover vedere scenari peggiori» sul fronte contagi nelle prossime ore e nei giorni futuri. Nella definizione delle nuove misure, secondo Pregliasco, occorre dunque "ragionare sui numeri che verranno e che saranno peggiori" di quelli già preoccupanti registrati nelle ultime settimane.

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