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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Piazza Santa Maria Maggiore

"Movida fuori dal centro? Sarebbe molto peggio" La replica degli studenti

"Spostare la movida a Gardolo? Anzitutto ci devono dire come" così replica Rocco di Filippo, presidente del consiglio degli studenti nel cda dell'Università, alla proposta di Andreatta. "Se si vuole trasformare il centro storico in una grande piazza Dante si è sulla buona strada: siamo noi che presidiamo le vie"

"Spostare la movida fuori dal centro? Anzitutto devono dirci come, e poi devono rendersi conto che così fosse l'effetto sarebbe quello opposto: trasformare il centro in una grande piazza Dante". A rispondere alle affermazioni del sindaco Alessandro Andreatta, che sulle pagine de L'Adige ieri ha dichiarato di voler studiare una soluzione per spostare la vita serale di Trento in una zona periferica in nome della tranquillità dei residenti, è Rocco di Filippo, presidente del consiglio studenti nel cda dell'Università.

Il dibattito sulla sicurezza e sulla legalità nel centro storico (la zona in questione, che sta suscitando clamore mediatico, è quella attorno a S. Maria Maggiore) deve essere distinto da quello sui locali e sulla vita notturna. Anzi, sarebbe proprio quest'ultima ad avere una funzione di presidio di quelle vie che altrimenti sarebbero lasciate in mano ai delinquenti. E' questa la tesi di Di Filippo: "gli studenti sono gli unici in giro dopo una certa ora, il primo fattore di sicurezza è che ci sia gente che vive la città, che il centro storico non sia solo una zona di passaggio. Perchè alla Stazione, in tutte le città, si concentrano le situazioni di degrado e criminalità? Perchè le stazioni sono luoghi di passaggio, dove non c'è niente: se chi chiede più tranquillità vuole trasformare il centro in un luogo deserto lasciato alla mercè di spacciatori, è sulla strada giusta". 

Ci sono inoltre delle perplessità a monte della soluzione prospettata da Andreatta, anzitutto la fattibilità: "come si fa a realizzare veramente quanto detto dal sindaco? Non credo si possano chiudere i bar del centro e semplicemente spostare la movida, i ragazzi non se ne andrebbero, come si possono convivere persone che vivono in centro e che non hanno l'auto a spostarsi fuori città? Mi vengono in mente aeroplani sopra al centro storico che fanno piovere volantini con scritto "Andate a Gardolo! E' lì la vera festa! Impossibile. Credo invece che se i local in centro dovessero chiudere gli studenti si organizzerebbero con feste private in casa, e questo sì diventerebbe problematico anche perchè non si può intervenire casa per casa".

C'è un "vizio di forma" secondo Di Filippo, che pervade tutto il dibattito recente sulla situazione del centro storico: "Quali sono i problemi da risolvere? Il rumore dei locali? Esistono sistemi di insonorizzazione usati in tutti i club dei centri storici delle maggiori città. Le chiacchiere fuori dal locale? Qui siamo in un altro ambito, si possono eseguire perizie oggettive sui decibel. Io credo che il problema maggiore dei residenti sia avere a che fare con degrado e criminalità e si tratta quindi di far rispettare la legge altrimenti siamo al far-west.Spostare la movida non ha mai portato a niente, ripeto, è la presenza di persone anche di notte che semmai disincentiva la criminalità, non aver capito questo e proporre soluzioni che mi sembrano irrealizzabili vuol dire aver già perso il controllo sulla città". 

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