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Cronaca Piazza Duomo

Si è spento mons. Iginio Rogger, studioso della Storia tridentina

"Aveva la profonda convinzione che il metodo potesse condurre alla verità, un impegno morale prima ancora che intellettuale, che comunicava alle nuove generazioni" così lo ricorda Marcello Bonazza, presidente della Società di Studi trentini di cui Rogger fu instancabile animatore, nonchè vicepresidente e consigliere fino all'anno scorso. Pochi mesi fa avva partecipato alle celebrazioni per il 450° del Concilio

Si è spento all'età di 94 anni monsignor Iginio Rogger, grande animatore del panorama culturale trentino, figura di riferimento per la storiografia della Chiesa locale. Proprio quest'anno aveva partecipato alle celebrazioni per il 450° anniversario della chiusura del Concilio di Trento di cui era considerato uno dei massimi esperti. Fu direttore del Museo Diocesano e vicepresidente della Società di Studi trentini di Scienze Storiche, fondata nel 1919, anno di nascita di mons. Rogger. "E' una perdita importante non solo dal punto di vista intellettuale ma anche affettivo: chi ha lavorato con lui sa quanto amasse mettersi in relazione, soprattutto con le nuove generazioni che, vista la sua età, erano ormai più di una; per tutti era un maestro, che spronava alla ricerca della verità - così lo ricorda Marcello Bonazza presidente della Società di Studi trentini - aveva questa profonda convinzione: che con lo studio serio e rigoroso dei documenti si può arrivare a descrivere la verità, un'attenzione alla metodologia che era per lui un impegno morale prima ancora che intellettuale, un antidoto contro le distorsioni dei fatti, soprattutto oggi che si assiste a tante polemiche nate da banalizzazioni o letture superficiali; non si stancava mai di ripeterlo soprattutto ai giovani: il metodo, lo studio, conducono alla verità".

L'autorevolezza dei suoi studi in merito al culto del San Simonino a Trento, per esempio, gettarono una luce nuova su una delle pagine più oscure della storia della città e portarono nel 1965 alla soppressione del culto, legato alla cacciata degli ebrei da Trento nel 1475. Un'attaccamento per il metodo scientifico applicato alla Storia che si esprime anche nella scelta del nome, che a qualcuno sembrò quasi un ossimoro, dell'istituto da lui fondato nel 1975 all'interno dell Itc: l'Istituto di Scienze Religiose. Monsignor Rogger nel 1998 fu insignito dell'Aquila di San Venceslao e nel 2006 gli fu conferita la laurea honoris causa presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento. Oggi anche il presidente della Provincia Ugo Rossi ha ricordato l'importanza del suo operato per la storia e la memoria trentina: "Ci mancherà la sua capacità di leggere gli intrecci complessi della storia della Chiesa tridentina e, di conseguenza, anche l’acume con cui ha saputo indagare gli snodi delle vicende umane della nostra terra. I trentini gli sono grati per tutto ciò: l’eredità che ci lascia avrà il compito di riempire il vuoto della sua morte e ci sarà di guida nei passi che la storia ancora ci riserva."

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