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Cronaca

Era scomparso sul Pasubio: trovato cadavere in un dirupo

Tragica fine per Mario Ravaglia, il 68enne disperso mercoledì sulla strada delle 52 gallerie, nel Vicentino. Le ricerche erano riprese nella mattinata di giovedì anche con l'ausilio dell'elicottero dei vigili del fuoco

Marco Ravaglio, 68 anni, medico in pensione di Bagnacavallo (Ra), ha perso la vita sul Pasubio. Il suo corpo è stato ritrovato nella mattinata di giovedì 17 ottobre dopo una giornata di ricerche in seguito alla sua scomparsa avvenuta nel pomeriggio del giorno prima.

La scomparsa

L'allarme era scattato dopo le 17, lanciato dai compagni di escursione che, dopo averlo perso di vista lungo la Strada delle gallerie, erano rientrati alle auto dove però lui non c'era. Partiti da Bocchetta Campiglia in mattinata, sei amici avevano iniziato a risalire l'itinerario. Arrivati all'altezza della 19a si erano fermati a cercare gli occhiali che uno di loro aveva perso, Ravaglio aveva proseguito da solo.

Raggiunto il Rifugio Papa, non avendolo trovato, i compagni avevano pensato fosse già sceso e hanno imboccato la Strada degli Scarubbi verso valle. Una volta alla macchina  alle 17 circa però l'uomo non c'era e il suo cellulare risultava spento. L'ultimo contatto risaliva alle 12, quando l'escursionista era stato al telefono con la moglie, finché non era caduta la linea. Le squadre hanno perlustrato a piedi fino a notte fonda la Strada delle Gallerie, almeno quattro volte, e con i mezzi la Strada degli Scarubbi. I Vigili del fuoco hanno percorso la Strada degli eroi.

Il ritrovamento del corpo

Giovedì mattina alle 6 le ricerche sono riprese e l'elicottero del Nucleo Carabinieri di Belluno ha trasportato sulle creste sopra le gallerie tre soccorritori e li ha sbarcati in hovering, mentre le altre squadre si distribuivano nei vari tratti e sentieri. Attorno alle 9, all'uscita della 43a galleria, sotto un salto di un paio di metri sono stati individuati due bastoncini e un orologio e una squadra che stava seguendo un vecchissimo sentiero di guerra che passa sotto i canali ha trovato sulla verticale il corpo senza vita dell'uomo, precipitato per 120 metri. La salma, ricomposta e imbarellata, è stata sollevata per contrappeso dai soccorritori di un centinaio di metri, in un punto dove è stato possibile il recupero da parte dell'elicottero di Verona emergenza, che era prima riuscito a sbarcare sul posto il tecnico di elisoccorso, ostacolato poi nel successivo avvicinamento dalle nubi basse. La salma è stata quindi trasportata a Bocchetta Campiglia e affidata ai carabinieri e al carro funebre. Hanno preso parte all'intervento una trentina di soccorritori del Soccorso alpino di Schio, Arsiero, Padova e Verona. Presenti anche i Vigili del fuoco. 

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