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Cronaca Arco

Ancora una vittima sul lavoro, la tredicesima nel 2021: "Basta parole di cordoglio, servono azioni concrete"

Mercoledì il dramma di Nicolae Catalan, schiacciato dal contrappeso di un ascensore

Ancora un dramma sul lavoro in Trentino, l'ennesimo in questo 2021. La vittima è Nicolae Catalan, rimasto schiacciato dal contrappeso dell'ascensore a cui stava lavorando nella casa di cura all'Eremo di Arco. È la tredicesima morte sul lavoro che si verifica in Trentino in questo anno. Un'occasione per tornare a chiedere con forza interventi concreti per potenziare la sicurezza.

"Quanti morti dobbiamo ancora attendere perché in Trentino e in Italia si faccia finalmente qualcosa di concreto per fermare questa vera e propria strage? È poco utile convocare tavoli d’urgenza se poi non si mettono in campo azioni mirate. A cominciare da un serio potenziamento dei controlli e delle ispezioni” commentano Manuela Faggioni, Milena Sega e Alan Tancredi che per Cgil, Cisl e Uil seguono salute e sicurezza sul lavoro. Oggi in Trentino il 70% dell'attività dell’Unità operativa dell’Azienda sanitaria che si occupa di prevenzione degli infortuni è assorbito da attività di polizia giudiziaria, a supporto dell'Autorità che se ne dovrebbe occupare direttamente.

Per potenziare i controlli, dicono i sindacati, è indispensabile che la provincia si decida a aumentare gli organici delle strutture ispettive. "Sappiamo che in queste ore gli ispettori dell’Uopsal insieme alle forze dell’ordine sono al lavoro per comprendere le dinamiche di quanto è accaduto. Ci auguriamo che i fatti vengano accertati in tempi rapidi e si individuino anche eventuali responsabilità. Abbiamo imparato, purtroppo ad un prezzo altissimo, che gli incidenti non sono mai casuali. Si investe troppo poco sulla sicurezza, sulla manutenzione e l’ammodernamento dei macchinari, sulla formazioni degli addetti. Il sistema del subappalto purtroppo peggiora ulteriormente la situazione con realtà che operano spesso al limite".

Cgil, Cisl e Uil rilanciano l'introduzione di un sistema di patente a punti, per certificare la sicurezza delle imprese che operano negli appalti pubblici: "Con l’accelerazione che verrà impressa dalla risorse del Pnrr restare senza far nulla potrebbe avere un impatto enorme sulla sicurezza di chi lavora. Bisogna invertire la rotta ricordandosi che per fare sicurezza servono risorse umane ed economiche", concludono le sigle.

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